Il top della neve in Alpago
BELLUNO. È all’Alpago che spetta la palma di zona più nevosa della provincia. Le rilevazioni dell’Arpav hanno infatti registrato 15 centimetri di neve fresca a Casera Palantina, 1505 metri di quota. Dodici i centimetri caduti sul Nevegal, 10 in Cansiglio.
Belluno, Trichiana e Feltre si devono accontentare di una manciata di centrimetri di neve: il manto bianco non ha superato i 6 centimetri a Belluno e i 5 a Feltre. Ancor meno quelli caduti sulla Regina delle Dolomiti: a Cortina si sono registrati 4 centimetri di neve fresca. A Ra Vales, quota 2615 metri sul livello del mare, sono caduti appena 3 centimetri di neve che si sommano però a quella caduta in precedenza per un accumulo totale di 20 centimetri. La situazione è simile ad Arabba, dove sono caduti appena 2 centimetri di neve. In quota, sui Monti Alti di Ornella, la neve al suolo è arrivata a 18 centimetri. Su tutte le Dolomiti settentrionali sono caduti circa 5 centimetri di neve.
Sul versante delle temperature la copertura nuvolosa notturna ha portato un sensibile aumento delle temperature nei fondovalle. Aumenti si sono verificati anche in quota, ma in maniera più contenuta. Rispetto alle medie stagionali, rileva l’Arpav, non si rilevano anomalie in quota mentre a fondovalle le temperature sono sopra la norma di 2-3 gradi centrigradi.
I prossimi giorni bisognerà fare attenzione al ghiaccio: la saccatura responsabile di questa nevicata si sta infatti spostando verso Est e nei prossimi giorni non ci saranno condizioni favorevoli a nuove precipitazioni. Farà però decisamente freddo, con temperature minime sotto lo zero nella notte e il conseguente rischio che si formi del ghiaccio.
La nevicata di ieri è stata la prima precipitazione dopo quasi due mesi di secco totale. Una condizione che, lo scorso anno, aveva portato ad una vera e propria emergenza siccità, con diversi Comuni costretti a chiedere rifornimenti idrici a Bim Gsp. Quest’inverno la società non ha rilevato problemi di questo genere: a novembre ha piovuto e questo ha aiutato le riserve idriche e inoltre si è puntato molto sul miglioramento delle reti e delle interconnessioni. Una valvola sostituita o un nuovo macchinario idraulico possono fare molto per migliorare l’efficienza del sistema idrico.
Anche la nevicata di ieri aiuta anche se gli accumuli non sono stati consistenti. Cinque centimetri di neve corrispondono all’incirca a 5 millimetri di pioggia, una quantità bassa per le necessità idriche della provincia. Ma l’inverno non è ancora finito e la primavera potrebbe portare le riserve d’acqua necessarie per affrontare il periodo estivo.
Valentina Voi
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