«Il torrente Grisol è sotto attacco»
LONGARONE. «Basta speculazioni sulla pelle dei bellunesi». Lo dice il deputato del M5S, Federico D’Incà che ha visitato il torrente Grisol a Longarone con il sindaco Roberto Padrin, gli “amici del Grisol” e Acqua Bene Comune. Il torrente si trova sotto attacco con un ricorso in Cassazione della ditta che vuole installare un impianto di derivazione idroelettrico. Il Grisol, con l’omonima valle a cui si accede da Soffranco, è rimasto uno dei luoghi più integri, suggestivi e selvaggi del Bellunese; porta del Parco nazionale, collegamento tra il Parco stesso e la Riserva naturale integrale della Val Toanella e Bosconero. «Non possiamo», prosegue D’Incà, «permettere che venga costruita un’inutile centralina che porterà ricchezza solo nelle tasche del privato. Una speculazione fatta sulla nostra pelle a danno dell’interna comunità bellunese». E promette battaglia: «Depositerò un’interrogazione al ministero dell’Ambiente e in Regione perchè la normativa europea e nazionale dice che corsi d’acqua, ancora integri, non sono idonei per questi impianti. Invito la politica bellunese a farsi sentire in ogni sede». Intanto domani alle 20.30 previsto un incontro alla sala Popoli d’Europa di Longarone organizzato da ambientalisti e cittadini.
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