«Il treno con il cambio avrà meno ritardi»

Il sindaco di Calalzo ha disertato la manifestazione di sabato: «Strumentalizzata, la soluzione di Trenitalia è migliorativa»

FELTRE. È il sindaco di Calalzo, dove fa capolinea la tratta ferroviaria che collega il Bellunese alla pianura. Ma sabato, al corteo in centro a Feltre che ha visto sindaci e cittadini protestare in difesa della ferrovia bellunese e del collegamento diretto per Padova, Luca De Carlo non si è presentato. E il perché lo spiega senza mezze parole: «Perché per una volta questa proposta delle Ferrovie è migliorativa e garantisce finalmente treni in orario nella parte alta della provincia».

Spara a palle incatenate De Carlo, che ha radici nel Feltrino (la mamma è di Lasen) ma che sabato ha disertato la manifestazione di Feltre che considera «strumentalizzata» e frutto di «una posizione egoistica della parte bassa della provincia».

«Tutti noi siamo convinti che la ferrovia debba migliorare», dice infatti De Carlo, «e in un mondo ideale il treno sarebbe diretto da Padova e Venezia e collegherebbe con un Minuetto all’ora la montagna alla pianura. Ma noi viviamo in un mondo reale e con questo dobbiamo confrontarci, e in questo mondo Trentitalia e Regione hanno proposto una soluzione migliorativa, e non lo dico io ma gli stessi pendolari. La “rottura di carico”, il cambio di treno, a Montebelluna è assolutamente tollerabile ma permette finalmente di far rispettare gli orari dei treni da Belluno in su. I mezzi in uso sono infatti assolutamente obsoleti e quindi accumulerebbero continuamente ritardo, che poi si rifletterebbe sulla parte finale della tratta, da Ponte nelle Alpi a Calalzo».

«È chiaro che si tratta di una soluzione tampone», dice il sindaco di Calalzo, «anche noi vorremmo un servizio ancora migliore, ma allo stato attuale delle cose questa è l’unica soluzione che migliora il servizio. Prima di avere nuovi treni passeranno quattro o cinque anni e fingere che non sia così è strumentalizzare il problema».

«Capisco che possa dare fastidio», sbotta De Carlo, «ad esempio sulla tratta verso Padova. È vero che scendere dal treno e cambiare a Montebelluna rompe le scatole, ma è la cosa che poi ci garantisce treni in orario nella parte alta. E io, che sono sempre stato il primo ad arrabbiarmi con Trenitalia quando qualcosa andava male, ho l’onestà intellettuale di ammettere che ora sta migliorando il servizio».

Dunque giudizio negativo, quello del sindaco di Calalzo, sul corteo di sabato a Feltre. «E non ce l’ho tanto con i colleghi sindaci», dice, «quanto con i parlamentari che sono saliti sul carro di questa manifestazione: ridicoli. Vorrei sapere da loro cosa sanno di quella tratta ferroviaria e che approfondimenti hanno fatto».

Stefano De Barba

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