Il Trentino cancella la via della vergogna

Lamon, sistemata la strada da Arina a Castel Tesino: gli abitanti della frazione ringraziano e la dedicano ai vicini
Di Raffaele Scottini

LAMON. Acqua e strada contro lo spopolamento di Arina, il paese geograficamente più proiettato verso il Trentino che chiede servizi e infrastrutture per poter sopravvivere e ne sta ottenendo due in una. Con il primo stralcio dei lavori dell'acquedotto interregionale – quello realizzato nel lato veneto, mentre il cantiere dall'altra parte del confine partirà dopo l'inverno per risolvere una volta completato il secolare problema dell'approvvigionamento idrico dell'abitato, rifornendolo in modo innovativo e definitivo grazie all'impianto da 3 milioni 260 mila euro finanziato con i soldi dell'accordo Dellai-Galan – è arrivata la tanto agognata sistemazione della strada che collega l'abbarbicata frazione lamonese da Cavalea a Castel Tesino. E la “via della vergogna”, com'era stata ribattezzata ormai sei anni e mezzo fa da un segnale rosso con scritte bianche che campeggiava per denunciarne le condizioni al limite della praticabilità, è appena diventata la “via dei Trentini”, come recita il nuovo cartello che indica il cambio di rotta, chiuso da un “grazie”. Basta guardare per terra e si capisce il motivo del ritrovato appagamento: il fondo disastrato e pieno di buche è stato rifatto per renderlo il più duraturo possibile e c'è un manto di asfalto perfetto. «Chiaramente adesso l'intervento si ferma al confine, oltre c'è il tratto che sarà interessato dal secondo stralcio, nel lato Tesino fino a Celado», spiega il vicesindaco Mauro Campigotto. Ma non finisce qui, perché è in rampa di lancio sempre a primavera la parte iniziale dell’opera di adeguamento della strada tra Arina e Cavalea, la prima programmata dall'amministrazione Malacarne con il denaro dello sghiamento del Cismon. Partendo da Cavalea, si comincia con un pezzo di un chilometro e mezzo circa per continuare in un secondo momento verso Arina. E quando tutti i segmenti della viabilità saranno rimessi a nuovo, il territorio avrà un'infrastruttura tanto attesa quanto utile che regalerà a tutti un’arteria al passo con le necessità della popolazione. «Dalla frazione molta gente usa quella direttrice per lavoro», evidenzia l'assessore Campigotto. «Ma sia per chi la percorre per motivi professionali, sia per una migliore vivibilità che per agevolare lo sviluppo turistico, si tratta di interventi fondamentali che la comunità attende da tempo».

Il progetto complessivo di allargamento e messa in sicurezza della viabilità da Arina a Cavalea (come detto diviso in due stralci) costa 660 mila euro. Una parte dei soldi sono quelli dei proventi del patto dell'asta del Cismon, operazione milionaria che coinvolge il Comuni di Lamon, Sovramonte, Fonzaso e Arsiè. Si parla però del 2009 per l'avvio del piano di sghiaiamento, che nel frattempo si è scontrato con la crisi dell'edilizia, arenandosi. Ora la svolta è arrivata grazie alla decisione della Provincia di integrare il finanziamento con fondi propri.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Argomenti:lamontrentino

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi