Il turismo traina la ripresa ma divide in due il Bellunese
BELLUNO. Nel quarto trimestre 2017 si registra un saldo ampiamente positivo (1.850), dovuto soprattutto ai lavoratori stagionali del comparto del turismo. La ripresa, però, rallenta rispetto allo stesso periodo del 2016, quando il saldo era di + 2300 posizioni. L’aumento negli ultimi tre mesi del 2017 ha interessato soprattutto le donne e tutte le età, esclusi gli over 54 che faticano a ricollocarsi.
A trainare il mercato del lavoro sono i servizi turistici (+2.650), ma anche l’istruzione (580 le posizioni nette del 2017 un po’ superiori al valore del 2016, 555), i trasporti e il magazzinaggio (480 il saldo del 2017 migliore del 2016, 450) e il commercio al dettaglio (315 unità nel 2017 di poco inferiore al 2016, 340). In calo l’agricoltura con 395 posizioni in meno.
Anche l’industria mostra una caduta dei saldi da -1.335 del 2016 a -1.630 del 2017, spinta dalla flessione delle costruzioni (-615 il saldo del 2017), del metalmeccanico (-540) e dell’occhialeria (-300).
La provincia così si spacca: crescono Pieve di Cadore e Agordo (+3.120 posizioni), calano Feltre e Belluno, il cui saldo è particolarmente negativo: -745 posizioni da dipendente rispetto a -260 del 2016.
Dal punto di vista contrattuale, infine, anche nel quarto trimestre del 2017 c’è stata una crescita dei contratti a tempo determinato (3.325 il saldo) e apprendistato (170), frenano i contratti in somministrazione e crollano i lavoratori a tempo indeterminato (-545 nel 2017). Quest’ultima flessione non è tanto ascrivibile alle cessazioni (che scendono del 2,8%), ma da un calo delle assunzioni e delle trasformazioni (rispettivamente -22,9% e -53,3% nel quarto trimestre 2017 rispetto allo stesso trimestre del 2016). Forte, infine, la crescita delle assunzioni con contratto a chiamata (+125,7% rispetto allo stesso periodo del 2016). (a.f.)
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