Il veleno per lumache uccide altri due cani

Bocconi letali gettati nel giardino degli animali in via Tilman a Cavarzano cresce la preoccupazione mentre la polizia municipale prepara un piano
Di Irene Aliprandi

BELLUNO. Altri due cani avvelenati, ieri mattina in città. Dopo il caso di Sossai, dove pochi giorni fa sono stati uccisi due gatti e un cane, questa volta a essere colpita è stata Cavarzano e precisamente via Tilman. Non si tratta di una triste casualità: i cani non hanno mangiato i bocconi avvelenati mentre erano a passeggio in giro per il quartiere. Gli animali infatti, entrambi di grossa taglia, hanno mangiato le esche mentre si trovavano all’interno del loro giardino, dal quale non si sono allontanati, e si sono sentiti male contemporaneamente. La padrona di casa ieri mattina era uscita: una volta tornata a casa, ha visto i cani in condizioni già disperate ed è corsa dal veterinario.

Il medico, dopo aver visitato i cani, ha dovuto spiegare alla donna che non c’era nulla da fare e la decisione è stata inevitabile. I due cani sono stati entrambi soppressi per evitare loro ulteriori tremende sofferenze causate dagli effetti del veleno.

Secondo il veterinario, i sintomi presentati dai poveri animali portano al veleno per lumache, in genere metaldeide, che è noto per essere letale. Chi lo acquista sa perfettamente che l’ingestione di poche gocce per via orale oppure di acqua di scolo contaminata possono essere letali. Anche l’assunzione di lumache o lucertole avvelenate può essere gravemente dannoso, sia per il cane che per il gatto. Dunque chi utilizza i bocconi avvelenati in zone frequentate da altri animali vuole uccidere o se ne frega delle conseguenze.

A questo punto la preoccupazione cresce, perché questi episodi sono sempre più frequenti e diffusi in città, ma anche nei paesi, ed è necessario evitare che altri animali muoiano in maniera tanto atroce, ma soprattutto bisogna scongiurare che i bocconi avvelenati possano essere ingeriti dai bambini che vivono nelle zone dove vengono utilizzati.

Si ricorda che l’uccisione e il maltrattamento degli animali sono puniti dagli articoli 544 bis e ter del codice penale, con pene fino a due anni e multe di 30 mila euro.

Nel frattempo la polizia municipale si sta muovendo e il comandante Gustavo Dalla Cà ha elaborato un piano che verrà presentato nei prossimi giorni: «Ci sono ancora un paio di dettagli da curare, poi potrò parlarne», spiega Dalla Cà, che sta anche creando una mappatura delle aree maggiormente a rischio all’interno del territorio comunale. L’idea però riguarda gli spazi pubblici, come i giardini o i parchi, mentre poco si può fare per le proprietà private. Non è la prima volta che a Cavarzano e via Tilman in particolare si scoprono bocconi avvelenati.

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