Il vento blocca gli impianti e scoperchia le case

Le zone più colpite sono Agordino e Cadore dove sono volate tegole e lamiere e diversi alberi già provati sono finiti a terra 



Il vento ferma gli impianti di risalita, alza le tegole, fa volare le lamiere e piega gli alberi. Le zone più colpite, fino a ieri sera, sono state Agordino e Cadore. Gli impianti sulla Marmolada sono stati fermati alle 13 dalle forti raffiche, che qualche ora prima avevano già portato alla chiusura del Sellaronda in entrambi i sensi, il giro sciistico dei quattro passi dolomitici intorno al massiccio del Sella, passando con gli sci ai piedi nelle quattro valli Ladine: Val Gardena, Alta Badia, Arabba e Val di Fassa. Può essere effettuato nei due sensi orari, partendo da ciascuna delle quattro valli. Sconsigliato anche il trasferimento in altre valli.

Oltre allo stop in Marmolada (ad accezione del collegamento per Arabba tramite la seggiovia Padon 2), è stata chiusa anche la seggiovia Lago Cavia-Col Margherita nel comprensorio sciistico Passo San Pellegrino-Falcade.

Nessuna chiusura invece a Cortina, dove non c’è stato il vento annunciato alla vigilia e che invece ha soffiato con forza anche a Malga Ciapela. Nessun problema neanche ad Alleghe, con gli impianti in funzione.

Si sono viste le ripercussioni sulle stazioni sciistiche del forte vento preannunciato dall’Arpav e accompagnato dallo stato di attenzione dichiarato dal Centro funzionale decentrato della Regione, che comprende anche tutta la giornata di oggi, fino alla mezzanotte. È prevista una giornata soleggiata, con venti settentrionali forti in quota, anche molto forti in alta quota. Attesi stamattina venti tesi o forti anche nelle valli e localmente sulle zone pedemontane per raffiche di Foehn. Anche i comprensori sciistici terranno d’occhio la situazione per valutare se tenere aperti gli impianti di risalita oppure se chiuderli come accaduto in qualche caso ieri.

Il forte vento in quota per tutta la mattina, è sceso a fondovalle nel pomeriggio di ieri, portando con sè le consuete conseguenze, cioè la mancanza di corrente elettrica. Sui social a partire dalle 18 ci sono state numerose segnalazioni di mancanza di corrente elettrica o di interruzioni momentanee di qualche secondo. Anche le linee telefoniche stavano funzionando a intermittenza.

Le zone interessate sono state Resinego, Villaggio Eni di Borca, alcune zone di San Vito. Altre segnalazioni arrivano dalla Val di Zoldo, passo Staulanza in particolare, con corrente saltata e alberghi pieni, come è ovvio in questo periodo. Si ripropone dunque il problema della corrente elettrica quando soffia il vento e i cavi si toccano. Qualcuno ha anche visto un bagliore in Valle del Boite.

Ieri sera il vento soffiava con violenza ad Agordo, dove sono volate lamiere dai tetti nelle vie Cesare Battisti e Insurrezione e anche qualche recinzione dei cantieri edili non ha resistito, facendo intervenire i vigili del fuoco. Ne hanno fatto le spese anche alcuni alberi, sempre tra Agordo, Alleghe e Rocca. Una canna fumaria è andata a fuoco nella frazione bellunese di Sargnano, ma i danni sono stati limitati. Mentre bruciava sterpaglia ad Arsiè di Ponte nelle Alpi. —



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