Il vigile di Auronzo in pensione e il sostituto non c’è

Auronzo dovrà far senza polizia locale almeno fino a Natale L’assessore Vecellio: «La solita burocrazia, i soldi ci sono»

AURONZO. Problemi in vista ad Auronzo per il controllo della viabilità: il responsabile della polizia municipale, Silvano Mina, peraltro anche unico vigile urbano in organico, a dicembre andrà in pensione e ci sono seri problemi per l’Amministrazione nel trovare un sostituto in tempi ragionevoli. Tra l’altro Mina già a partire dai prossimi giorni inizierà a godere delle ferie arretrate, anticipando di fatto i tempi dell’uscita dall’organico. Risultato? Auronzo non avrà neanche un vigile urbano almeno fino alle festività natalizie, quando l'Amministrazione potrà ricorrere alla convenzione siglata tra comuni veneti per l'ingaggio di una figura temporanea, cosa che accade periodicamente anche in estate con la rotazione di quattro unità nel periodo di maggior afflusso turistico (l'ultimo ausiliario assunto da Auronzo in estate ha salutato il Cadore il 15 settembre).

«A giorni sarà resa nota tutta la documentazione necessaria per concorrere al posto vacante», assicura l'assessore al Personale, Dario Vecellio, «si tratta peraltro di un ruolo di vertice che dunque richiede determinate caratteristiche. Questo renderà il procedimento più complesso ma i tempi saranno ugualmente celeri perché abbiamo la necessità di coprire il posto rimasto scoperto».

Al di la degli aspetti prettamente amministrativi, Auronzo si appresta a salutare il pensionamento di una delle figure storiche cittadine, quel Silvano Mina trasferitosi dal Comelico agli inizi degli anni novanta fino ad acquisire i galloni di comandante. Festa che dividerà con un'altra figura di rilievo operante nell'amministrazione comunale del paese cadorino ma che, a differenza di Mina, in pensione ci è già andato anche se da pochi giorni. Si tratta del segretario comunale Mario Molinari, «che abbiamo già provveduto a sostituire con una figura esterna in via temporanea; ma, anche in questo caso, presto avvieremo la procedura ufficiale per la sostituzione. Questi due casi mettono in mostra tutte le difficoltà burocratiche che un organo amministrativo ha nel reperimento di personale, anche nel caso di posizioni rilevanti. Le nuove leggi in materia di stabilità impongono un percorso tortuoso per integrare gli organici, di per sé già carenti. I cittadini spesso si lamentano dei disservizi che, in molti casi, sono dovuti proprio alla mancanza di personale che un comune non riesce ad assumere pur volendolo e potendolo fare. Il problema non è di natura economica, ma più semplicemente burocratica».

Gianluca De Rosa

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