Il volontariato sanitario soffre la crisi di vocazioni
BELLUNO. La professionalità sempre più elevata richiesta al volontariato di tipo sanitario mette in crisi le associazioni.
Valbelluna Emergenza, che non ha mai avuto problemi numerici forte di un ricambio generazionale che garantiva sempre forze fresche al gruppo, nell’ultimo anno e mezzo ha perso fra i trenta e i quaranta volontari. C’è chi ha un lavoro impegnativo e non riesce a frequentare i corsi di aggiornamento richiesti per poter continuare a svolgere il servizio, chi ha una famiglia, chi semplicemente non riesce più a garantire l’impegno necessario. Ma i volontari sono fondamentali perché i servizi di trasporto, assistenza e soccorso continuino.
Il nuovo corso di formazione inizia questa sera, al momento ci sono venticinque iscritti ma ne servono almeno quaranta per non mettere in difficoltà le attività dell’associazione. Che ha deciso di accettare le iscrizioni fino a venerdì (3384348276 oppure www.valbellunaemergenza.org), non oltre altrimenti diventerebbe complicato rimettersi in pari con chi segue il corso dall’inizio.
«L’anno scorso abbiamo preferito non fare il corso di formazione per aspiranti volontari per puntare sull’aggiornamento di chi fa già parte di Valbelluna Emergenza», spiega la presidente, Monica Ebo. «Questa pausa ci ha portati a non avere il normale ricambio che abbiamo ogni anno. Inoltre c’è un po’ di sofferenza, quella che sentono un po’ tutte le associazioni come la nostra: alcuni volontari se ne vanno, per questioni lavorative o private, altri lasciano perché è richiesto un livello di aggiornamento sempre più elevato e non tutti riescono a dare disponibilità».
Insomma, il volontariato sta diventando sempre più professionale e anche se, riconosce la Ebo, «è doveroso che chi soccorre una persona sappia quello che fa», è anche vero che questi soccorritori rimangono dei volontari. E che qualcuno non riesca a continuare un’attività che si sta professionalizzando sempre più.
La formazione è lunga: dopo il corso di Valbelluna emergenza, chi lo supera ne deve fare un altro, dell’Usl. Ci sarà un’ulteriore scrematura. Per questo l’associazione auspica che le iscrizioni siano numerose. Il corso, il sesto della storia di Vbe, inizierà stasera alle 20.30 nella sala conferenze dell’ospedale, e si concluderà con l’esame teorico e pratico il 20 febbraio. Per iscriversi è necessario essere maggiorenni.
Ad oggi i volontari di Valbelluna emergenza sono cento. L’associazione, che effettua servizio di trasporto privato e per il pronto soccorso (dimissioni e servizio 118), ha un presidio tutti i fine settimana a Longarone e fa assistenza alle manifestazioni sportive, ha a disposizione quattro ambulanze e un’automedica.
Nel 2014 i volontari impegnati nel Longaronese-Zoldano (compresi i territori di Ponte nelle Alpi, Soverzene e Ospitale) hanno effettuato nei soli fine settimana ben 65 interventi di emergenza.
Alessia Forzin
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