«Imboschi le multe» comelicense assolto
SAN PIETRO. «Hai imboscato le multe». La frase detta al sindaco di San Pietro, Silvano Pontil Scala, era costata un processo per oltraggio a pubblico ufficiale a Gualtiero Cesco Frare.
Ma l’imputato è stato assolto dal giudice Cittolin, perché il fatto non sussiste. Il pubblico ministero Gulli aveva chiesto 20 giorni di reclusione, alla fine della propria requisitoria. L’avvocato di parte civile del primo cittadino Simona Ianese aveva presentato richieste scritte ed è subito dopo che i difensori Steccanella e Botteon hanno cominciato a demolire l’accusa, partendo dal fatto che Cesco Frare era proprietario di un fondo e non era in grado di raggiungerlo con il trattore, perché la strada era chiusa.
Ci sono state un paio di sanzioni, poi l’attuale imputato ha chiesto un incontro al segretario comunale. Sulla piazza davanti al municipio, ha incontrato Pontil Scala, che è entrato a sua volta nell’ufficio, dove chiederà improvvisamente di verbalizzare il colloquio. Si è discusso se questa frase sia stata effettivamente pronunciata e, se sì, in maniera offensiva. Per certo, Pontil Scala chiederà alla giunta comunale l’autorizzazione a presentare una querela, ottenendola. Premesso che non è stato sentito l’agente della polizia locale, la difesa ha sostenuto che il colloquio non sia avvenuto in un luogo pubblico, tanto è vero che la porta era chiusa e questo è provato; che il sindaco non stesse svolgendo alcuna funzione e che non ci sia stata alcuna offesa. Nessun pubblico ufficiale e nessun oltraggio, in poche parole, perché mancano tutti i requisiti richiesti dal codice penale.
La pubblica accusa ha ritenuto, comunque, provata la penale responsabilità di Cesco Frare, chiedendo una condanna, per quanto mite. La parte civile ha sottolineato il fatto che la frase è stata pronunciata e c’è tanto di verbale, ma è passata la tesi difensiva e, dunque, il giudice Cittolin ha assolto, perché il fatto non sussiste.
Gigi Sosso
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