Imbrattano palazzo in centro storico a Belluno: scoperti e denunciati

La polizia è arrivata in via Rialto dopo una segnalazione. Uno dei due giovani trovati sul tetto abita poco lontano

BELLUNO. Vandali e imbrattatori sul tetto. Due giovani bellunesi armati di vernice spray bianca e nera venerdì pomeriggio sono stati beccati dai poliziotti delle volanti, mentre stavano completando la scritta “Siem” con due frecce e una stella su un muro di mattoni del condominio Mauro, nella centralissima via Rialto. La struttura di fronte a palazzo Minerva, con il panificio al piano terra, è un edificio che risale al 1500 ed è tutelato dalla Sovrintendenza ai Beni culturali di Venezia.

La presenza sul tetto di due persone sospette era stata segnalata alla polizia da qualcuno che alzando lo sguardo se n’era accorto.

Entrati dalla porta principale, i poliziotti hanno raggiunto la zona dell’attico e si sono imbattuti in due giovani che stavano usando delle bombolette di vernice spray, per disegnare una grande scritta dal significato al momento ignoto, e firmarla sulla canna fumaria accanto, con la tag Suono, il numero romano 28 e l’anno 2018. Entrambi classe 1999 e, dunque, maggiorenni hanno cercato di giustificarsi in qualche maniera, ma non è che potessero negare, dal momento che erano stati colti sul fatto dagli agenti e avevano i vestiti e le mani sporchi di vernice. Non potevano fare altro che confessare. Tutto il materiale che hanno utilizzato è stato posto sotto sequestro.

Il tempo di darsi una ripulita e sono stati accompagnati in questura per gli adempimenti del caso.

Immancabile è scattata una denuncia alla procura della Repubblica per l’ipotesi di reato di imbrattamento aggravato in concorso. Quello che rischiano è una certa dose di lavori di pubblica utilità.

Peraltro la posizione di uno dei due potrebbe aggravarsi per la presenza di un precedente analogo, che risale all’anno scorso. Si poteva immaginare che si fossero arrampicati in qualche modo fin lassù, in realtà è emerso che uno abita con la famiglia non lontano da quel tetto: «L’attività di controllo del territorio da parte della Squadra volante contro i fenomeni di degrado urbano è sempre intensa», sottolinea il commissario capo Michele Natalicchio, «inoltre, sul tema specifico degli imbrattamenti, la questura è impegnata anche in un’attività di segnalazione all’interno delle scuole della provincia, con frequenti incontri con gli studenti, a scopo educativo».

È di qualche giorno fa la denuncia per le scritte sulle mura appena tinteggiare del bocciodromo di Cavarzano e, in quel caso, l’identificazione dell’autore sembra molto vicina.



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