Impennata dei furti in casa a novembre un vero boom

Nel 2014 sono salite a 228 le razzie in abitazione, sono in calo tutti gli altri reati I dati presentati nel vertice in prefettura, il mese scorso 69 intrusioni domestiche

BELLUNO. Reati e furti in calo, ma aumentano le razzie in abitazione. Con lo scorso novembre che ha fatto registrare un vero e proprio boom del fenomeno: 69 i casi denunciati in provincia, praticamente un terzo di quelli registrati nei primi 11 mesi dell’anno (il dato di dicembre non è, ovviamente, stato inserito nel computo).

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Sono i dati presentati ieri a Palazzo dei Rettori, nel corso della riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, in assise proprio per esaminare la situazione relativa ai recenti episodi di furto verificatisi sul territorio provinciale.

Al vertice, presieduto dal prefetto Giacomo Barbato e svoltosi in presenza del questore Attilio Ingrassia, hanno preso parte i vertici delle forze dell’ordine provinciali, i rappresentanti della Provincia e dei Comuni di Belluno, Feltre, Limana, Pieve e Puos d’Alpago, Ponte nelle Alpi, Santa Giustina, Sospirolo e Trichiana, ovvero le zone dove si sono concentrate le azioni delittuose.

I ladri preferiscono la casa. Se i dati generali, che hanno recentemente regalato il quinto posto a Belluno nella classifica delle Province più sicure d’Italia, registrano un calo dei delitti totali (5197 quelli denunciati contro i 5616 nei primi 11 mesi del 2013 e i 5354 del 2012) e del numero dei furti (1890 contro i 1921 del 2013 e i 2004 del 2012), a crescere sono stati i furti in abitazione. Nei primi 11 mesi del 2014, infatti, sono state denunciate 228 razzie in abitazione, contro le 206 del 2013 e le 185 del 2012. In calo, invece, i furti negli esercizi commerciali, scesi dai 107 del 2013 e dai 99 del 2012 ai 98 dell’anno in corso.

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Novembre nero. Con 69 furti in casa è stato novembre il mese con la maggior incidenza della tipologia specifica di reato. Un dato più che raddoppiato rispetto a ottobre (30 casi) e triplicato rispetto ad agosto e settembre (rispettivamente 25 e 22). Mesi “caldi” anche quelli di giugno (53(, gennaio (45) e maggio (44).

Più delitti ad agosto. Con 546 delitti registrati in provincia agosto resta il mese meno “sicuro” , mentre il maggior numero di furti in territorio bellunese si è registrato a luglio, con 209 episodi.

Più videosorveglianza. Nel corso del vertice a Palazzo dei Rettori prefettura e questura hanno ribadito la loro attenzione per i progetti di videosorveglianza predisposti dai Comuni, auspicando «una sempre maggior sinergia tra le varie componenti del territorio», il commento del prefetto Barbato, «che non potrà che portare giovamento all’intero apparto di sicurezza provinciale»

Cittadini sentinella. Sensibilizzazione attiva del cittadino, «che produce da sè sicurezza. Formazione e informazione dei residenti», ha ricordato il prefetto, «sono aspetti fondamentali, perchè la sicurezza non la fanno, non possono farla solo le forze dell’ordine, a maggior ragione in una provincia montana. Avvieremo nuovi incontri informativi in tutta la provincia, anche se la priorità resta quella di garantire la nostra presenza sul territorio: magari anche rinunciando a qualche posto di blocco, perchè preferiamo che personale e mezzi siano sul territorio. Il più vicino possibile ai cittadini, dei Comuni e delle frazioni».

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