Impennata di quarantene: positivi stabili a quota nove

I tracciamenti messi in atto dall’Usl Dolomiti stanno interessando 78 persone. Oggi saranno resi noti i risultati di altri cinque tamponi di ieri

FELTRE

Per nove casi riscontrati positivi al Covid, a partire dal 26 giugno scorso, le persone attualmente in quarantena sono 78. Mentre per altre 23 persone è disposto l’automonitoraggio senza la limitazione domiciliare. Cresce dunque in maniera esponenziale il numero di sospetti positivi, secondo il criterio del contatto stretto, intrafamiliare o amicale, con chi è già stato documentato come Covid positivo. Che al momento è una manciata di pazienti, nove in tutto. Un numero che si è confermato tale alla data di ieri, quando sono arrivati gli esiti dei 3 tamponi somministrati martedì, tutti negativi, mentre entro oggi saranno resi noti gli esiti di altri cinque tamponi, somministrati ieri.

Una manciata di pazienti che, secondo il protocollo ministeriale declinato dal dipartimento di prevenzione, produce però 78 isolamenti fiduciari e sorveglianza sanitaria attiva, in attesa che tutti siano sottoposti a tampone per escludere o viceversa confermare la positività. E a questi si aggiungono altri 23 soggetti ai quali è stato prescritto l’automonitoraggio.

Questo significa che chi ha avuto contatti con pazienti positivi, anche se non a rischio per promiscuità e anche se del tutto asintomatici, non sono inseriti nelle liste delle forze dell’ordine per il controllo. Ma sono tenuti a controllarsi da soli, con un termometro a portata di mano e una maggiore attenzione qualora dovessero manifestarsi sintomi simil-influenzali anche lievi (raffreddore o mal di gola). Avvisaglie, anche minime, che impongono di non uscire di casa.

Dal punto di vista epidemiologico, se fra i cinque tamponati di ieri dovessero verificarsi positività, il cerchio concentrico dovrà essere allargato a tutti i contatti, anche occasionali, che gli eventuali positivi dichiareranno di aver avuto. In definitiva, le 78 persone in quarantena riceveranno una telefonata al giorno da parte degli operatori del dipartimento di prevenzione e dovranno riferire qualsiasi anomalia o insorgenza di sintomi Covid riconducibili. E non potranno, come è ormai noto, uscire di casa per nessun motivo. Mentre ai 23 soggetti, non sottoposti a isolamento ma documentati come a rischio potenziale, viene conferita la responsabilità dell’autocontrollo. Dai due casi di riscontro di positività al Covid dei due dipendenti del megastore della Zuecca, l’allargamento delle indagini nella cerchia familiare e amicale ha fatto emergere nove positività in tutto, alla data di ieri.

Tutti i pazienti contagiati hanno sintomi di lieve entità o sono addirittura asintomatici. Il punto vendita coinvolto nel focolaio epidemico, l’Eurobrico, è stato ispezionato dallo Spisal già nella giornata di lunedì senza elementi di criticità. Tutti i colleghi sono negativi al tampone e per la clientela, secondo quanto ha riferito il dipartimento di prevenzione al sindaco Paolo Perenzin, il rischio “è pressoché nullo”.

Non è escluso il riscontro di altre positività, in questa ricerca minuziosa per cerchi concentrici. Ma come ha fatto sapere il primo cittadino «non ci sono motivi di allarme perché il focolaio è circoscritto e non si presentano criticità sanitarie relative al nuovo contagio». —

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