Impianti bloccati per il guasto «La colpa non è nostra»

ZOLDO ALTO. «Il black out elettrico ha interessato tutto il Comune di Zoldo Alto, non è stata una mancanza degli impianti. Dispiace per gli sciatori che si sono visti rovinare la serata, ma non può...

ZOLDO ALTO. «Il black out elettrico ha interessato tutto il Comune di Zoldo Alto, non è stata una mancanza degli impianti. Dispiace per gli sciatori che si sono visti rovinare la serata, ma non può essere Val di Zoldo Funivie a risarcire gli skipass».

A precisarlo, intervenendo in merito alle non poche polemiche che da sabato sera si sono trascinate anche sui social network, è Bruno Piva, presidente di Val di Zoldo Funivie. «Comprendo la rabbia degli sciatori che, poco verso le 21, hanno dovuto interrompere forzatamente la loro sciata in notturna sulle nostre piste, la Foppe e la Cristelin, ma la mancanza del servizio è imputabile al fornitore elettrico, non a chi gestisce gli impianti, che hanno funzionato alla perfezione, anche una volta attivata la procedura di emergenza. Dopo il black out, infatti, si sono immediatamente attivate le luci di emergenza, alimentate da gruppi elettrogeni. Questo ha consentito agli sciatori di arrivare a fondo pista in sicurezza, ma non ovviamente di effettuare altre discese. Hanno funzionato anche i generatori d’emergenza, che hanno consentito alla cabinovia di riportare a terra tutti i passeggeri, in totale sicurezza. Il tutto si è risolto in una ventina di minuti, dopo di che siamo stati costretti a chiudere gli impianti, per ovvie ragioni di sicurezza».

Sulle lamentele di diversi sciatori che pretendevano il rimborso sul posto dello skipass notturno (costo 20 euro), invece, Piva precisa: «A tutti i possessori dello skipass di sabato verrà riconosciuto, previa presentazione del tagliando, un nuovo skipass per la notturna. Di più sinceramente, non possiamo fare». (ma.ce.)

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