Impiantisti spaventati dal caro energia. Previsti ritocchi del 5-10 percento sugli skipass

Confronto serrato all’interno di Superski, ma gli aumenti sono pressoché certi: «Costi di gestione alle stelle»
Francesco Dal Mas

BELLUNONel pieno dell’estate, si pensa all’inverno. Con preoccupazione, anche da parte degli impiantisti. I costi dell’energia non provocheranno chiusure di funivie, telecabine, seggiovie, skilift, ma probabilmente un aumento degli skipass. Intorno al 5%, se non addirittura al 10%.

Nessuno ancora lo anticipa, perché non si rassegna al ritocco. Ma in Superski Dolomiti si è ragionato ed entro fine agosto ci saranno informazioni più precise. A livello di singole società, in talune realtà la decisione è stata già presa.

«Vogliamo traguardare la prossima stagione con fiducia», anticipa Marco Grigoletto, presidente regionale dell’Anef, l’associazione dei gestori.

«Siamo fiduciosi sull’arrivo dei turisti, in fondo siamo le Dolomiti e l’area è sempre più ricercata anche da persone che prima frequentavano poco le nostre zone come gli spagnoli o gli olandesi. La nostra preoccupazione è più sull’andamento dei costi di gestione che sui fatturati e con questa inflazione galoppante probabilmente anche i prezzi degli ski pass dovranno, almeno in parte, adeguarsi».

Nuovi impianti

Si prevede un inverno di tanta neve. E, in ogni caso, il Superski Dolomiti, si doterà di nuovi impianti. Eccoli in anteprima. La Spa Pordoi metterà in funzione il bacino artificiale da adibire ad innevamento sotto l’Ossario. Verrà messo in sicurezza un tratto della pista Arabba con il posizionamento di paravalanghe.

Il Col di Lana spa provvederà a mettere in sicurezza altre sue piste, a rimuovere dossi e colli e a incanalare il ruscello sul versante Pralongià.

La Sofma spa migliorerà l’impianto esistente aumentando il numero di generatori.

La Padon Marmolada srl aumenterà anch’essa i generatori e la Marmolada srl cambierà i cannoni di innevamento e acquisterà nuovi gatti delle nevi.

L’Alpe Lusia San Pellegrino potenzierà l’innevamento della pista Capanna Margherita e della Pista Chiesetta, verso Falcade.

Anche la ValdiZoldo Funivie spa potenzierà l’innevamento.

«Noi, dunque, facciamo la nostra parte. Ma non possiamo non notare», afferma Grigoletto – che rispetto agli investimenti dell’imprenditoria privata, dal lato pubblico si devono ancora iniziare opere stradali previste per i Mondiali del 2020… In ogni caso al momento ciò che ci preoccupa di più è il caro energia, è un problema gravissimo di cui si parla ancora troppo poco e che secondo le nostre previsioni peggiorerà nei prossimi mesi l’accesso alla montagna».

Estate in rosso

Questo in prospettiva, e nel presente? Il tasto è davvero dolente. «Vi sono alcune aziende di impianti che nel mese di luglio hanno avuto costi più alti dei ricavi proprio per il caro energia che è passato da 0,09 euro/KWH a ben 0,5003 euro KWH in pochi anni. Solo negli ultimi mesi è addirittura raddoppiato il prezzo. Ci si mette poco a capire come diventi veramente difficile affrontare una stagione invernale con costi così elevati. Ricordo che già a novembre e dicembre 2021 esprimevo il mio disappunto su queste pagine per aver ricevuto una bolletta mensile di decine di migliaia di euro con importo raddoppiato rispetto allo stesso periodo del 2019».

Imprenditori sostenibili

E, non bastasse l’inflazione, tutto il comparto turistico ha diversi problemi nel reperire il personale stagionale che – annota Grigoletto - dopo la pandemia è come se fosse sparito. «Dobbiamo comunque vedere anche il lato positivo del nostro settore», conclude il presidente dell’Anef.

«Noi crediamo molto nello sviluppo sostenibile ed è un fatto che siamo gli unici ormai a mantenere puliti i prati dove insistono le nostre piste, l’acqua con cui produciamo neve rimane nel nostro bacino imbrifero e, pur pagandola anche cara, la restituiamo intatta alla natura, negli spostamenti degli utenti non inquiniamo, dato che i nostri impianti funzionano a energia elettrica e infine diamo lavoro alla maggior parte dei residenti delle nostre valli».

E questo aspetto lo rivendica con forza anche Andy Varallo, presidente di Superski Dolomiti. «Gli impianti di risalita rappresentano il modo piú sostenibile per potersi muovere in montagna. In modo particolare durante l’estate è possibile raggiungere molti passi dolomitici senza dover utilizzare la macchina e di questo ne teniamo conto anche in sede di progettazione e di sostituzione di impianti obsoleti. Nelle grandi metropoli del mondo, gli stessi impianti stanno dando un enorme contributo alla soluzione del problema dell’inquinamento da traffico».

Solo qualche esempio virtuoso. Il Passo Pordoi è raggiungibile da Arabba con la cabinovia e da Canazei con la cabinovia e la funivia. Lo stesso discorso vale per il Passo Gardena, servito dalla cabinovia a partire da Selva Gardena e da Corvara, mentre il Passo Campolongo può essere raggiunto da Corvara via Boé, con una breve passeggiata prevalentemente in discesa.

E – data da non dimenticare - il 17 settembre ritorna il Sellaronda Bike Day, giornata dedicata agli amanti delle biciclette, che potranno percorrere la famosa Sellaronda in santa pace, in quanto le strade saranno chiuse al traffico motorizzato dalle 8.30 alle 15.

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