Imprenditore suicida: diffamazione sotto esame
SAN VITO. Dalla procura della Repubblica di Belluno si attende l’arrivo del fascicolo che riguarda l’indagine aperta per truffa in seguito alla denuncia presentata da Raffaella Tessarin, titolare di Delta Immobiliare srl, la società di Adria che aveva un contenzioso con l’imprenditore padovano 60enne Bruno Ruzzarin.
Ipotesi di reato che, secondo il pm bellunese, non era fondata tanto da aver chiesto l’archiviazione del procedimento penale a carico dell’imprenditore morto suicida, nel tardo pomeriggio del 3 aprile, nell’ufficio della sua ditta Edilveneta srl a Padova nel quartiere di Altichiero. A sollecitare l’invio del materiale il pubblico ministero padovano Giorgio Falcone, che coordina l’indagine sulla tragica fine di Ruzzarin (ancora un fascicolo atti relativi senza ipotesi di reato) aperta dal pm di turno Daniela Randolo. Da almeno tre mesi il 60enne era bersaglio di pesanti accuse in rete attraverso tre profili Facebook. Accuse di essere un truffatore a causa di un’operazione immobiliare a San Vito dove aveva realizzato alcuni appartamenti in via San Marco e in via Ossi: vendita mai conclusa con un rogito perché gli aspiranti acquirenti avevano recriminazioni sulla mancata consegna dei immobili e Ruzzarin lamentava di non aver incassato i soldi pattuiti. Sempre il pm Falcone provvederà a far identificare gli autori dei post contro Ruzzarin che, all’indomani della notizia del suicidio, sono stati cancellati e sostituiti da altri contro i giornali che hanno riportato la notizia dell’inchiesta e contro un legale dell’imprenditore. Lo stesso magistrato è titolare pure dell’indagine per diffamazione online avviata in seguito alla denuncia presentata da Ruzzarin nelle settimane precedenti al gesto estremo. Intanto sul profilo Facebook di “Delta Immobiliare” e di “Segnalazione truffe immobiliari” (i profili che attaccavano Ruzzarin con “Studio Ige srl”) compare la lettera della legale rappresentante di Delta, Raffaella Tessarin: «Nel 2013 dopo lunghe riflessioni e confronti... il mio compagno ed io abbiamo deciso di valutare l’opportunità di investire parte dei guadagni in una mansarda in montagna. Da un sito Internet abbiamo individuato il cantiere del signor Ruzzarin». Segue la sua ricostruzione del contenzioso. Poi: «Ogni volta che di persona si raggiungeva un accordo il giorno dopo... (Ruzzarin) come se si fosse confrontato con qualcuno... rimetteva tutto in discussione...».
E sulla tragica fine dell’imprenditore: «Una morte improvvisa che nessuno si aspettava... Mai pensavo che le persone più vicine a lui pur di nascondere la verità ancora una volta non gli abbiano riconosciuto lo stesso rispetto che merita un imprenditore con la sua grinta...». E perché i post pubblicati per mesi contro l’imprenditore sono spariti? «Abbiamo cancellato i post per rispetto a un uomo che abbiamo aiutato e che eravamo disposti ad aiutare...».
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