Imprese che assumono: il metalmeccanico tiene
BELLUNO. «A settembre, se le cose continuano così e riusciamo a risolvere positivamente gli esuberi dell’Acc, potremmo tornare al lavoro con un mezzo sorriso in più».
Sono notizie cautamente positive quelle che arrivano dal segretario della Fiom Cgil, Luca Zuccolotto, sul settore metalmeccanico della provincia. «Il comparto del freddo e dell’elettronica stanno tenendo bene in tempo di crisi, e molte aziende stanno assumendo e facendo degli investimenti importanti che lasciano ben sperare nel futuro», spiega il sindacalista.
La più grande impresa metalmeccanica della provincia, la Costan di Limana (980 dipendenti) ha assunto, per lo più con contratti a termine, anche quest’anno quasi un centinaio di persone tra cui molti degli ex dipendenti della Zadra di Belluno (ditta che ha chiuso i battenti alcuni anni fa). «Ha inoltre realizzato un nuovo stabilimento per la lavorazione del vetro che servirà non solo Limana, ma tutto il gruppo Epta Refrigeration e andrà a sostituire il plexiglass nei banchi frigo», dice Zuccolotto.
Sempre nel settore freddo, alla Clivet di Feltre la cassa straordinaria finirà ad ottobre «e in quel momento faremo il punto della situazione», dice la Fiom, «anche se le premesse sono buone visto che l’azienda ha intenzione di muoversi su sviluppo e ricerca. E siamo sulla buona strada per individuare le 45 persone in mobilità volontaria».
Passando all’alluminio, situazione positiva per la Pandolfo di Lentiai, «che dopo aver chiuso la sede amministrativa di Padova, ha disposto un investimento di 4-5 milioni di euro, che serviranno anche per la manutenzione straordinaria di una pressa a cui sarà aumentato il tonnellaggio produttivo, il che significa più prodotti immessi nel mercato e riduzione dei tempi morti della produzione stessa. Anche qui sono state fatte 16 assunzioni a tempo determinato e nella sede di Feltre sono entrati 4-5 nuovi impiegati». Con tutte queste aziende i sindacati hanno sottoscritto i nuovi accordi integrativi. Notizie positive anche per l’elettronica con la Procond di Longarone e la Carlo Gavazzi srl che hanno provveduto a nuove assunzioni.
Qualche preoccupazione resta per la Sapa spa di Feltre . «È stato venduto lo stabilimento di Bolzano, acquistato dalla stessa famiglia che è tra i nuovi soci della Metalba di Longarone e della Forgialluminio di Pedavena. Chiuso anche lo stabilimento laziale con 150 dipendenti», conclude Zuccolotto. «Siamo preoccupati perché nessuno chiede conto a questa società su cosa intende fare, sul piano industriale dopo la fusione con Hydro».
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