Imu sparita, esultano i proprietari
BELLUNO. Il governo toglie l’Imu sulla prima casa e i proprietari esultano. E non poteva essere altrimenti. Si lamentano, invece, gli inquilini che, a quanto pare, dovranno assorbire il colpo più importante dell’arrivo della Service Tax, questa nuova tassa che congloberà Tares, cioè tariffa dei rifiuti e praticamente anche l’Imu.
«Ora l’equità c’è davvero», esordisce il vice presidente di Confedilizia Belluno, Michele Vigne che se la prende con i sindacati degli inquilini «che continuano sempre a piagnucolare che devono pagare tanto. La smettano una volta per tutte», sbotta.
Per Vigne, questa scelta del governo è una scelta di equità «visto che l’imposizione fiscale che eravamo costretti a sostenere, anche in questo momento di crisi, era davvero diventata pesante. Monti, quando ha introdotto l’Imu, aveva parlato di provvedimento di equità, ma era una falsa equità. Ora davvero tutti pagheranno, sia chi possiede l’immobile sia l’inquilino per avere i servizi indivisibili che vengono forniti dai Comuni e di cui chi occupa un immobile, sia esso locatario che proprietario, usufruisce. E questo è un punto di partenza importante».
Ma per il vice presidente di Confedilizia, «ora si dovranno valutare le aliquote che fisseranno i Comuni per questa nuova Service Tax, e mi auguro che non si creino le lobby tra gli enti locali, così da avere tutti la stessa tassa. Questo comporterebbbe un appiattimento generale, per cui una persona non avrà neanche la possibilità di scegliere se rimanere nel suo comune e pagare una cifra o andare in un altro dove si paga di meno. Con la Service Tax si dovrà davvero dare una svolta federalista».
Protestano invece gli inquilini che si sentono ancora una volta presi di mira, costretti a destreggiarsi tra affitti non certo bassi malgrado la crisi, tra spese condominiali sempre più elevate e tasse comunali che non smettono di crescere, a partire dalla Tares, la tariffa dei rifiuti che è attesa per settembre.
«Questa nuova Service Tax non farà altro che gravare sui locatari molto di più, visto che ad oggi un affittuario paga soltanto i rifiuti. Poi dovranno spartire con il proprietario anche il pagamento dei servizi indivisibili che alla fine equivale in un certo senso alla vecchia Imu», dice Tomaso Zampieri, responsabile del Caf Acli di Belluno.
Ma se l’Imu è stata tolta sulla prima casa, resta invece applicata alle prime case di lusso, ville, castelli e alla seconde case.
Per alloggi di lusso si intendono gli immobili catalogati al catasto in categoria A/1, A/8 e A/9. In provincia di Belluno questi immobili sono 226 come riportato ieri dal Sole 24 ore.
Intanto, gli aumenti dell’Irpef nel comune di Belluno per le seconde case di categoria A/2 sono lievitati: per un bilocale è pari a 131 euro, per un trilocale di 213 euro, mentre per un bilocale di categoria A/3 l’aliquota è di 79 euro e per un trilocale di 128 euro.
«Ma quello che non si capisce», conclude Vigne, «è perché il governo non abbia ancora toccato gli sprechi della pubblica amministrazione che costa 800 miliardi di euro. Alla fine a pagare saranno sempre gli stessi». ©RIPRODUZIONE RISERVATA
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