Imu sulle centrali: Enel rifà i conti Sedico unico Comune a “secco”

Con la ridefinizione della rendita catastale arriveranno ben 89mila euro in meno del previsto Il sindaco Deon: «Quella somma serviva per realizzare opere. Specie in fasi di crisi come queste»
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SEDICO. L'Enel ha rifatto i conti dell'Ici e dell'Imu dovuto ai Comuni per le centrali idroelettriche. E a Sedico è arrivata una brutta sorpresa: arriveranno meno soldi di quanto ci si aspettava. 89 mila euro in meno, per la precisione. «Siamo l'unico Comune ad aver subito una riduzione degli importi dovuti, in seguito alla ridefinizione della rendita catastale degli impianti», ha spiegato il sindaco, Stefano Deon, lunedì sera in consiglio. Capire il valore degli impianti è stata un'operazione complessa, perché nella rendita sono compresi gruppi, centrali e opere di derivazione. Alla fine al posto di 548 mila euro di Ici per le annualità dal 2005 al 2011 e di Imu per il 2012 e 2013, a Sedico arriveranno 459 mila euro. La questione risale al 2011, quando fra i trentacinque Comuni sui cui territori ci sono impianti o opere di derivazione e il Consorzio Bim è stata siglata una convenzione affinché fosse il Consorzio a trattare con Enel per il pagamento delle imposte dovute.

Si parla di Ici per le annualità dal 2005 al 2011: «Sedico aveva un credito di 56 mila euro per ciascuna delle sette annualità», spiega l'assessore al bilancio Alessandro Buzzatti. Il totale fa 393 mila euro. Sommati ai 155 mila che Enel deve ancora versare di Imu per le annualità 2012 e 2013, la cifra che Sedico si aspettava di ottenere era di 548 mila euro.

«Fino ad oggi abbiamo ricevuto 328 mila euro di quei 393 mila», continua Buzzatti. Ma i nuovi conteggi hanno riservato una brutta sorpresa per Sedico: non sono 56 mila gli euro dovuti al Comune per le annualità dal 2005 al 2011, ma 42 mila. Ma Enel deve pagare un po' più di Imu, perché in questo caso la ridefinizione della rendita catastale ha portato a un lieve miglioramento del credito che vanta il Comune (per il 2012 77.661 euro, per il 2013 84.132 euro). La cifra finale che Enel pagherà a Sedico per l'Ici e l'Imu, dunque, è di 459 mila euro, al posto di 548 mila. Considerando che 328 mila sono già stati trasferiti, il Comune ne avanza ancora 131 mila (sarebbero stati 220 mila, se non fossero cambiate le cose con il riconteggio).

«Quegli 89 mila euro ci sarebbero serviti per fare opere, sono soldi importanti nella fase di difficoltà che stanno attraversando tutti i Comuni», precisa Buzzatti. «Purtroppo non è dipesa da noi questa riduzione, ma resta il dispiacere». Dal 2014, poi, l'Imu sulle centrali rimane allo Stato, per una decisione presa dal Governo Monti, che aveva stabilito che l'imposta municipale unica relativa ai fabbricati D (fra i quali sono compresi anche gli impianti idroelettrici) venisse introitata interamente dallo Stato. Un anno fa l'allora presidente del Consorzio Bim Mario Manfreda aveva lanciato un appello affinché l'Imu sui fabbricati D rimanesse ai Comuni. Oggi lo stesso appello lo fa Buzzatti: «Sono soldi che useremmo per fare opere, sarebbe molto importante rimanessero ai Comuni».

Alessia Forzin

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