In 10 anni perso il 20% di imprese
SEDICO. Edilizia ancora in crisi. Lo ha rilevato ieri all’assemblea della cassa edile il presidente Giuseppe Fagherazzi. Assemblea nel corso delle quali si sono svolte anche le premiazioni dei lavoratori pensionati quest’anno ed è stata inaugurata la mostra sulle grandi opere nel Bellunese curata da Pierangelo Deon.
È stata una mattinata molto intensa, quella di ieri, al Cfs (il centro per la formazione e la sicurezza) di Sedico. E si è parlato di bilanci sul settore edilizio. Un settore che, negli ultimi anni, non è riuscito a sottrarsi alla crisi.
«È innegabile - ha esordito il presidente della cassa edile di Belluno Giuseppe Fagherazzi - che in questi cinquant’anni e più la cassa edile abbia assistito a trasformazioni fondamentali. Gli ultimi otto, in particolare, sono stati molto impegnativi e ricchi di nuove sfide e problematiche quotidiane. I numeri denunciano queste difficoltà con un calo evidente del monte salari, sceso quest’anno dell'8%, con un bilancio sempre più stretto a fronte della riduzione delle entrate, oltre alle minori rendite degli investimenti».
Altri dati presentati da Fagherazzi hanno lasciato intravedere le difficoltà del settore edilizio anche in provincia di Belluno. «Siamo sempre meno: circa il 13% in meno di imprese e il 17% in meno di lavoratori rispetto allo scorso anno. In meno di dieci anni a Belluno abbiamo perso più del 20% delle imprese e più del 30% delle maestranze. A livello nazionale il settore delle costruzioni è calato del 34% perdendo circa 500mila posti di lavoro. Ciò che è più terribile è l'assenza di chiari segnali di vero rilancio, economico e politico».
«Il bacino dei lavori pubblici è ancora in forte difficoltà», ha detto ancora il presidente. «Il nuovo codice appalti sta penalizzando le imprese più piccole e meno strutturate».
Il vicepresidente della cassa edile, Vincenzo Son, ha puntato invece l'attenzione su quanto fatto sinora dalla cassa. «Il sistema di relazioni sindacali che ha visto protagoniste associazioni di categoria industriali e artigiane - ha sottolineato Son - ci ha consentito nel tempo di costruire una rete di solidarietà; strumenti di formazione e qualificazione che permettono ai nostri lavoratori e alle nostre imprese di essere all'avanguardia; una scuola superiore in grado di far studiare i nostri ragazzi a contatto con il cantiere e con le difficoltà che incontreranno; un sistema di vigilanza e formazione sulla sicurezza».
Nicola Pasuch
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