In 3000 a Rivamonte per i tradizionali mercatini dei Canòp

Eccezionale successo per l’edizione 2011 di “Riva Nadàl” cui hanno aderito tutte le componenti del paese

di Gianni Santomaso

RIVAMONTE

C'è un cuore che batte nel cuore di Rivamonte; e le circa 3 mila persone che domenica hanno partecipato a “Riva Nadàl”, i mercatini dei Canòp allestiti lungo la via del centro storico del paese, lo hanno sentito.

Era il cuore delle associazioni che, assieme, hanno riproposto per la seconda volta un'iniziativa che in Agordino non ha eguali e che, a quanto pare, riscuote nella vallata e fuori un ottimo successo.

Hanno capito che, con il coraggio delle idee e l'unione delle forze, tutto è possibile.

Era il cuore dei settanta espositori che, all'interno delle vecchie stalle o dei fienili, oppure ai lati della caratteristica via imbiancata ad hoc dalla neve caduta venerdì, hanno messo in mostra il frutto della loro arte e delle loro abilità che, almeno in alcuni casi, erano riluttanti a tirar fuori dalla soffitta e a scoprire al grande pubblico: oggetti natalizi di vario tipo, pezze, decorazioni; l'arte dei coni gelato, quella del ferro battuto, della scultura su legno; il sapore delle tisane, o quello delle torte e delle bevande disponibili ai chioschi delle associazioni; la solidarietà dei vari sodalizi di volontariato.

Era anche il cuore dei commercianti e dei produttori di Rivamonte che hanno partecipato con entusiasmo a “Riva Nadàl”, aprendo i loro bar o negozi, mostrando una disponibilità senza condizioni o problematiche che altrove non sempre è così immediata.

La “scòta” (la lavorazione del latte) nel vecchio “casèlo” ha avuto ancora una volta fra i suoi spettatori più attenti i bambini che conserveranno nella memoria un sapere antico e che magari, chissà, potranno un giorno riproporre.

Ed era proprio anche il cuore dei bambini: di quelli che passeggiavano con le famiglie incontrando Babbo Natale e l'asinello, o giocando con Mago Merlot, o semplicemente rincorrendosi e tuffandosi nella neve; di quelli che in chiusura di manifestazione, assieme al Coro parrocchiale, hanno deliziato la platea con i loro canti, ricordando con commozione gli amici Marina e don Vincenzo, perché nei paesi piccoli quando la campana suona, suona davvero per tutti.

Ad ascoltarlo bene era anche il cuore dei visitatori che hanno scelto Rivamonte nell'ultima domenica prima di Natale e che, con la scusa dei mercatini, sono usciti dalle loro case, hanno dialogato con tanta altra gente incontrata in un angolo di paese che per molti era sconosciuto, hanno valorizzato gli artigiani, gli hobbysti incoraggiandoli a coltivare il loro talento, hanno motivato gli organizzatori premiandoli per il loro sforzo.

Infine era il cuore orgoglioso della gente di Rivamonte che ha messo a disposizione le proprie stalle, i propri piazzali, che è scesa in strada, che ha offerto agli organizzatori e agli espositori quella collaborazione indispensabile per la riuscita dell'intera manifestazione.

Il sorriso di questa gente è il più bel regalo di Natale che Rivamonte potesse desiderare.

Argomenti:natale2011

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi