In arrivo 150 mila euro contro il gioco d’azzardo
BELLUNO. Centocinquantamila euro per la lotta contro il gioco d’azzardo. È la somma in dotazione all’Usl 1 Dolomiti per il Servizio delle Dipendenze guidato da Alfio De Sandre per azioni di contrasto e cura di una piaga che sta rovinando intere famiglie.
«Il governo ha sbloccato i fondi destinati a contrastare il gioco d’azzardo e, tramite la Regione Veneto che ci ha aggiunto 1,2 milioni di euro, alla nostra azienda sanitaria arriveranno 150 mila euro. Una somma importante con cui potremo mettere a punto dei progetti per aiutare chi si trova in difficoltà», precisa De Sandre.
In provincia, al Serd attualmente sono in cura 69 famiglie colpite dagli effetti di questa piaga sociale «che sta rovinando ma anche impoverendo letteralmente interi nuclei familiari. Basta considerare che in un anno nel Bellunese, nel gioco d’azzardo, sono stati bruciati 60 milioni di euro. E la ricaduta non è soltanto su chi è colpito da questa dipendenza, ma anche sull’intera comunità che si impoverisce sempre di più», sottolinea il direttore del Serd.
Con i 150 mila euro l’Usl 1 ha intenzione di «potenziare gli interventi di cura e di riabilitazione già in atto, magari acquisendo anche risorse umane di supporto al progetto. Vogliamo sensibilizzare il territorio su questo problema, oltre che aiutare i quattro gruppi di auto aiuto che operano a Feltre, Belluno ed Auronzo. Lo scopo è di creare una rete in provincia costituita da Usl, portatori di interesse, ma anche enti locali, associazioni di volontariato per lavorare tutti insieme per fermare questa piaga.
«Non dimentichiamo che nei casi più estremi siamo costretti ad attivare anche un amministratore di sostegno per garantire la gestione oculata delle risorse finanziarie di una famiglia dove abita un ludodipendente. Lo scopo è quello di garantire una qualità di vita dignitosa ai componenti del nucleo familiare colpito da ludopatia».
I progetti partiranno già quest’anno per concludersi a fine 2019. «La cosa importante che stiamo cercando di fare», precisa De Sandre, «andando per le scuole e sensibilizzando i singoli territori tramite l’organizzazione di incontri con la cittadinanza nei comuni della provincia, è puntare sulla prevenzione. Dobbiamo prevenire e informare. Inoltre abbiamo attivato un tavolo provinciale composto dall’Usl, dalle associazioni di volontariato, da quelle specifiche della ludopatia, dalle forze dell’ordine, e dagli stessi comuni per riuscire ad agire a 360 gradi. Dobbiamo raggiungere il più alto numero di persone, informarle sui danni del gioco d’azzardo».
Su questo fronte, anche la Provincia di Belluno si sta muovendo con la consigliere Francesca De Biasi sollecitando gli amministratori a regolamentare distanze e orari di apertura delle sale slot sul territorio. (p.d.a.)
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