In arrivo due nuovi taxi, sale la protesta dei tassisti
BELLUNO. Il Comune di Belluno dà seguito all’accordo preso l’anno scorso con i tassisti, bandendo un concorso per due nuovi autisti e per due nuovi servizi di noleggio auto con conducente. Ma i tassisti della città non ci stanno: «Qui siamo in cinque e a stento lavoriamo. E poi gli accordi non erano questi: dovevano darci gli stalli in centro e invece ce li hanno tolti».
I due bandi scadranno il 30 settembre e stando a quello che dice il sindaco Massaro «sono molti quelli che si sono detti interessati. A dire la verità, il nostro intento era quello di avere più taxi, ma quando ci siamo accordati con gli autisti oggi in attività, abbiamo limitato il numero per venire incontro alle loro esigenze. Noi crediamo, viste appunto le richieste, che questi due posti in più in concorso siano necessari per far fronte anche alla domanda. Riceviamo, infatti, tante telefonate di persone che ci dicono di aver chiamato il taxi e di non aver avuto risposta. Qualcuno ci ha anche scritto elogiando la città ma lamentando di non aver trovato taxi liberi. Insomma, dare un rinforzo ai professionisti attuali è necessario».
Non la pensa così il rappresentante dei tassisti bellunesi, Tito De Luca che si scaglia contro la giunta. «A parte che con questa amministrazione non ci parlo più, questo accordo di cui parla il sindaco, rientrava all’interno di un piano più ampio che prevedeva anche l’adeguamento delle tariffe, ferme da 10 anni. E poi rispetto alla loro richiesta di sette nuovi taxi, l’anno scorso avevamo chiesto che venissero ridotti a due in cambio degli stalli in centro città. Invece, alla fine non è andata così: in centro non abbiamo più un posto e abbiamo perduto anche i clienti abituali. E presto dovremo togliere anche il telefono. Da tempo siamo solo nel piazzale della stazione dei treni, per cui è naturale che se qualcuno chiama e siamo occupati, nessuno possa rispondere dalla piazza e la gente resti a piedi. Vorrei sapere, inoltre», prosegue De Luca, «dove sono tutte quelle persone che avrebbero chiesto al sindaco di fare i tassisti. A questi, magari padri di famiglia, senza un lavoro, qualcuno ha detto che non è conveniente svolgere questa attività qui in città? Che per rientrare da un investimento di un’auto per questo mestiere ci vogliono anni e anni? Se qualcuno è intenzionato a partecipare a questo bando, venga da noi e veda come e quanto si lavora. Tutti noi abbiamo un’altra attività per poterci mantenere. Quando ho iniziato 25 anni fa, c’erano 16 tassisti a Belluno e 12 a Feltre, ora siamo rimasti 5 qui e tre nel Feltrino».
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