In arrivo sette camici bianchi e due ostetriche negli ospedali
BELLUNO
Un chirurgo generale, quattro anestesisti, due medici specializzati in radiodiagnostica e due ostetriche.
L’azienda sanitaria bellunese inizia ad assumere qualche camice bianco, così da alleggerire quel deficit di medici che sta pesando davvero molto sul futuro della sanità in montagna, oltre alla diminuzione delle risorse.
Nei giorni scorsi, tramite un concorso pubblico è stato assunto a tempo indeterminato, dopo due anni, il chirurgo Stefano Valente, classe 1982 di Cittadella. Prima di perfezionare l’assunzione, il professionista dovrà sostenere un periodo di prova.
Il nuovo assunto andrà a sostituire un collega che è cessato dal servizio ancora nel giugno 2016. C’è voluto quindi molto tempo prima di riuscire ad avere il professionista: per la precisione ci sono voluti un avviso pubblico in mobilità andato deserto, e la rinuncia di due candidati. Poi nel luglio del 2017 l’Usl ha bandito un nuovo concorso che ha dato i suoi frutti.
Si è deciso di passare all’assunzione a tempo determinato, invece, in attesa che si espleti il concorso pubblico già bandito, di quattro anestesisti e due specializzati in radiodiagnostica.
Per entrambi i casi, sono stati banditi degli avvisi pubblici che sono andati deserti, ed è in corso un concorso pubblico che dovrà portare all’assunzione definitiva di quattro anestesisti-rianimatori e ben sei esperti in radiodiagnostica.
Per quanto riguarda quest’ultima specializzazione, l’azienda sanitaria ha deciso di far firmare il contratto ai due medici ritenuti idonei al termine dell’avviso pubblico. Per loro il contratto sarà di 12 mesi. Di uguale durata sarà anche il contratto stipulato con i quattro anestesisti risultati idonei dalla commissione che ha verificato le domande giunte alla chiusura dell’avviso pubblico.
Tempo determinato anche per due ostetriche che, rispetto alle sette necessarie per l’Usl 1, andranno a coprire parzialmente il fabbisogno bellunese, fabbisogno che si auspica venga azzerato con il concorso in atto. —
P.D.A.
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