In autunno al lavoro per il nuovo ponte sul Piave a Lambioi
Massaro: «Prioritario rendere definitivo quel collegamento Partiremo dai progetti esistenti per capire se sono attuabili»
La costruzione del ponte bailey e' terminata
BELLUNO. La decisione è stata presa da tempo: a Lambioi serve un ponte che colleghi le due sponde del Piave. Il Bailey, costruito nel 2007 per evitare la paralisi del traffico in città a causa dei lavori previsti sul ponte degli Alpini, in questi anni ha dimostrato tutta la sua utilità. Per rendersene conto è bastato che chiudesse per tre giorni, per manutenzioni e asfaltatura: la città è andata in tilt. Si sono formate code chilometriche, per gli abitanti del Castionese c’è voluta anche più di un’ora per tornare a casa, partendo dal centro storico.
In campagna elettorale tutti i candidati sindaco si sono spesi per dichiarare il loro impegno a favore della realizzazione di un ponte definitivo a Lambioi. Jacopo Massaro, che ha vinto le elezioni, annuncia che presto si inizierà un ragionamento puntuale. Non sul fatto di progettare o meno l’infrastruttura, ma sul come farla. «Al momento siamo concentrati sul piano di rigenerazione urbana, che comporta molto lavoro per i nostri uffici», spiega il sindaco. «Non appena le progettazioni dei vari interventi finanziati dallo Stato saranno avviate ci concentreremo sul ponte a Lambioi». Presumibilmente accadrà in autunno.
Il lavoro inizierà tirando fuori dai cassetti i progetti esistenti per un collegamento definitivo fra le due sponde del Piave. C’è quello che era stato elaborato ai tempi in cui era assessore all’urbanistica Paolo Gamba: un ponte strallato, che sarebbe stato collocato quaranta metri più a valle. «Dobbiamo verificare l’adeguatezza dei progetti esistenti rispetto ai nuovi standard, di sicurezza e non solo», continua Massaro. «Questo sarà il punto di partenza del nostro lavoro: prendere i progetti e vedere se vanno bene». Una cosa è certa: una decisione il Comune l’ha già presa. «Faremo un ponte nuovo», conclude Massaro. «L’ho detto in campagna elettorale ma l’ho sostenuto anche prima di ricandidarmi: quel collegamento viario è strategico per la viabilità della nostra città».
Eppure nelle linee programmatiche del sindaco, votate nel consiglio comunale della scorsa settimana, compare anche l’ipotesi di realizzare la
variante di Vallina
, una strada a servizio che Castionese di cui si parlava già ai tempi della costruzione del traforo del Col Cavalier. La strada, infatti, dovrebbe confluire sulla rotatoria alla fine della galleria (alto ponte Dolomiti). «È un’ipotesi da valutare, anche se ha costi impegnativi», spiega il sindaco. «Costerebbe più o meno come fare il nuovo ponte sul Piave».
Perché metterla nelle linee programmatiche, allora? «Perché ai tempi dell’amministrazione Prade avevo lavorato ad un ordine del giorno dell’opposizione che tracciava le linee per la viabilità strategica della città. Visto che quell’idea c’è, vogliamo approfondirla, anche se la costruzione del ponte in sostituzione del Bailey resta una priorità».
Lo è anche per i residenti nel Castionese, sul Nevegal, in via Montegrappa e nelle frazioni limitrofe. Il Bailey potrà rimanere al suo posto fino al 31 dicembre 2018. Poi bisognerà avere in mano una soluzione definitiva, anche per chiedere un’altra proroga.
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