In calo la dispersione scolastica

Lo scorso anno era del 4%, mentre diminuiscono anche i bocciati

BELLUNO. La provincia di Belluno è la seconda in Veneto per numero di allievi promossi senza debiti nelle classi prime dell’istruzione secondaria di secondo grado. Ma è anche il territorio veneto che ha il più basso numero di bocciati nelle classi prime delle superiori.

A dirlo è il dirigente scolastico dell’istituto Catullo, Michele Sardo in qualità di coordinatore della Rete provinciale dell’orientamento Bellunorienta. «E questo è merito anche di questa rete nata qualche anno fa e che, tramite l’orientamento che facciamo dalle medie alle superiori, spinge i giovani a scegliere le scuole che più si confanno alle loro inclinazioni e quindi ad essere più motivati e inanellare molti più successi scolastici», dice soddisfatto Sardo.

In provincia di Belluno, infatti, nello scorso anno scolastico, gli ammessi ai licei sono stati il 75.20%, uno dei risultati migliori in Veneto, percentuale che scende al 66.30% per gli istituti tecnici e al 67.70% per i professionali. «Se si va a vedere gli ammessi in tutte le scuole, la percentuale è stata del 70.40%», precisa ancora il dirigente del Catullo.

«Belluno, infine, ha avuto anche un tasso di dispersione (cioè i ragazzi tra i 18 e 25 anni che non frequentano nè corsi di istruzione nè di formazione nè di apprendistato) del 4% contro il 12% del dato nazionale», conclude Sardo, evidenziando come «i nostri prossimo obiettivi come Rete di orientamento sono di cercare una figura di riferimento appositamente formata che sia in grado di tenere le fila in termini di progettazione e relazione con tutti i soggetti coinvolti. Dobbiamo, inoltre, reperire dei fondi almeno 50 mila euro all’anno per finanziare tutte le azioni di default più quelle che si intendono effettuare ex novo e che il territorio richiede». (p.d.a.)

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi