In casa nascondeva un arsenale: patteggia 21 mesi

Selva di Cadore. Nel gennaio scorso la polizia trovò armi esplosivo e munizioni nell’abitazione di un anziano
Di Marco Filippi
a SELVA DI CADORE LA POLIZIA SEQUESTRA DELLE ARMI IN CASA DI UGO GRANDO
a SELVA DI CADORE LA POLIZIA SEQUESTRA DELLE ARMI IN CASA DI UGO GRANDO

SELVA DI CADORE. In casa nascondeva decine di armi belliche e moderne, chili di materiale esplosivo, candelotti di dinamite, detonatori e decine di migliaia di proiettili. In due parole, una polveriera. Sarebbero bastati una scintilla o un imprevisto per fare letteralmente esplodere la casa di G.R.Z., 71 anni di Selva di Cadore. L’anziano cadorino, a fine gennaio 2012, fu arrestato per detenzione illegale di esplosivi e armi da guerra. Ora ha deciso di patteggiare la pena di un anno e nove mesi di reclusione (con concessione della condizionale) per chiudere i conti con la giustizia e mettere una pietra sopra sulla sua segreta passione. Anche se è difficile pensare che quell’arsenale costituisse una semplice collezione da appassionati d’armi.

L’indagine è partita da una lettera aninoma, arrivata negli uffici della questura. Nella missiva (con firma illeggibile) si segnalava, infatti, la presenza di armi e di materiale esplosivo nell'abitazione di G.R.Z., un anziano, fino ad allora, incensurato e al di sopra di ogni sospetto. I riferimenti nella lettera erano stati ritenuti credibili tanto che la procura diede mandato alle forze dell’ordine di operare una perquisizione. Una volta all’interno della casa, la polizia non pensava certo di trovarsi di fronte a un simile scenario. Da ogni angolo dell’abitazione, da ogni mobile, dalla legnaia, dal pollaio, ovunque spuntavano armi o materiale esplosivo in quantità industriale. Tanto che a un certo punto l’immobile fu posto sotto sequestro, sospendendo la perquisizione. Ricerche che sono riprese nelle ore successive, quando sono arrivati due artificieri dell'aeroporto di Venezia con "Dada" al seguito, un cane di due anni specializzato nella ricerca di esplosivi. Dentro è stata trovata una piccola santabarbara costituita da pezzi di artiglieria, decine di fucili (alcuni di fabbricazione artigianale, altri con la matricola abrasa), pistole, tre baionette, quattordici ordigni risalenti alla Grande guerra, canne per armi, 23 chili di polvere da sparo, 136 metri di miccia a lenta combustione, decine di silenziatori artigianali, caricatori per mitra, riduttori di calibro, otturatori, una bomba da esercitazione, contenitori di esplosivo utilizzati per il lancio di proiettili di grandi dimensioni, oltre trecento detonatori, 7 candelotti di dinamite, 11 chili di materiale esplosivo, 2 scacciacani, trappole esplosive per volpi, 30-40mila proiettili e una noccoliera. Tutti nascosti o conservati in ogni angolo della casa.

Gli specialisti sono stati anche costretti a far brillare otto chili di materiale esplosivo "non trasportabile", perché conservato in condizioni a dir poco pessime. Per l'operazione è stata utilizzata un'area sicura a qualche centinaio di metri dall'abitazione dell'anziano.

L’anziano di Selva di Cadore (difeso dall’avvocato Luciano Perco) ha preferito patteggiare e chiudere il suo conto con la giustizia, davanti al giudice Aldo Giancotti. Ma non è detto che dagli sviluppi delle indagini, l’inchiesta non si possa allargare.

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