In cerca dell’erba migliore per fare le sedie impagliate

SEDICO . Non solo teoria, ma anche pratica. Se maggio e giugno sono stati i mesi dedicati alle lezioni, il venerdì sera a Villa Patt, luglio e agosto si sono concentrati sulle uscite didattiche. Il...
SEDICO . Non solo teoria, ma anche pratica. Se maggio e giugno sono stati i mesi dedicati alle lezioni, il venerdì sera a Villa Patt, luglio e agosto si sono concentrati sulle uscite didattiche. Il tutto nell’ambito della seconda edizione del corso di antichi mestieri “cesti e careghe”, organizzato dalla Pro Loco di Sedico in collaborazione con il Comune. All’iniziativa hanno partecipato molte persone che hanno vissuto un’esperienza positiva di ritorno al passato, riscoprendo alcuni lavori molto diffusi un tempo e che ora, purtroppo, stanno progressivamente scomparendo dalle nostre tradizioni. A tenere le lezioni teoriche i maestri Guido Rold e Silvio Savaris, che sono stati aiutati dal gruppo “Intrecci bellunesi”. Il maestro di impagliatura, Guido Susana, è stato supportato invece da Valentino e Luigi. Lo stesso Susana, nelle uscite didattiche, ha accompagnato alcuni partecipanti a raccogliere l'erba palustre che è necessaria per impagliare le sedie.


L'erba, dopo il raccolto, deve essere selezionata accuratamente e vanno eliminati tutti quei fili che sono troppo appassiti. Successivamente bisognerà procedere con le fasi di asciugatura in ambiente asciutto e ventilato, preferibilmente all'aria aperta e non a sole diretto. Rold e Savaris si sono invece occupati di guidare i partecipanti alla ricerca dei ramoscelli che serviranno per la realizzazione dei cesti. Una volta tagliati, gli stessi vanno ripuliti della buccia con un apposito "arnese", costituito da un ramo di nocciolo intagliato, e messi ad essiccare. I momenti migliori per entrambe le raccolte sono la mattina presto o il tardo pomeriggio, quando il sole inizia a essere più basso, così come la temperatura.


«I partecipanti sono rimasti molto contenti sia dei corsi di maggio-giugno che delle uscite didattiche volte alla ricerca dei materiali», commentano Claudio Mezzavilla, presidente della Pro Loco di Sedico, e l’assessore Gioia Sacchet. «Alcuni di loro stanno provando a realizzare in maniera autonoma alcuni manufatti, altri seguono i maestri anche nei mercatini di artigianato locale. Si è costituito un bel gruppo affiatato, che spesso si incontra o si mette in contatto per scambiare informazioni. La finalità di questi corsi è quella di non mandare in disuso antiche arti, che altrimenti rischierebbero di scomparire. Per il periodo autunnale-invernale stiamo cercando di organizzare ulteriori corsi dedicati all'artigianato di una volta (per esempio, “scarpet”, intaglio legno, lana cotta)».
(m.r.)


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