In chiesa a Nebbiù torna il Te Deum in Gregoriano

L’antico canto di ringraziamento sarà riproposto dopo oltre un ventennio Oggi sarà presente  anche l’organista Guerrato
La vecchia chiesa di Nebbiu' ospitava fino agli anni '60 un trittico di Antonio Rosso, oggi conservato in un museo parigino
La vecchia chiesa di Nebbiu' ospitava fino agli anni '60 un trittico di Antonio Rosso, oggi conservato in un museo parigino

PIEVE DI CADORE. Importante appuntamento con la tradizione, questa sera alle 17 a Nebbiù di Cadore: dopo almeno 20 anni nella chiesa parrocchiale di San Bartolomeo risuonerà il canto del Te Deum in Gregoriano di fine anno.

Non sarà una semplice cerimonia di ritorno al passato, ma un vero evento perché il canto del coro parrocchiale e dei fedeli presenti sarà accompagnato dall’organo che per questa occasione del tutto particolare sarà suonato dall’organista Efrem Guerrato. Il canto del Te Deum sarà preceduto dal Vespro solenne e dall’esposizione del Santissimo Sacramento che si concluderanno, appunto con il tradizionale canto di ringraziamento di fine anno.

Il Te Deum laudamus ( “Noi ti lodiamo Dio” ), è un inno cristiano di origine antica che nella Chiesa cattolica è legato alle cerimonie di ringraziamento. Viene cantato, infatti, durante alcune solennità, come la sera del 31 dicembre – per ringraziare il Signore dell’anno appena trascorso. È una melodia molto conosciuta anche se non viene promossa come canto religioso.

Infatti, Il preludio del Te Deum musicato Charpentier è utilizzato quale sigla di inizio e fine delle trasmissioni televisive in Eurovisione.

Nella chiesa parrocchiale di Nebbiù il canto non viene eseguito dalla fine del 1995, quando parroco era don Eugenio Sorio che organizzava il canto religioso con il Coro Stella Alpina.

Efrem Guerrato, organista della Basilica Madonna dei Miracoli di Motta di Livenza, è uno degli esperti organari, consigliere dell’Associazione organi storici in Cadore. Si occupa ogni anno di organizzare l’itinerario concertistico organistico nelle Dolomiti. Anche nel 2019 i concerti sono stati quasi 40.

Dopo la funzione nella chiesa di Nebbiù, alle 18,30, il Vespro sarà ripetuto nella chiesa di San Candido a Tai. —

Vittore Doro

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