In cinquecento al lavoro per ripulire il Cadore / FOTO
CADORE. Sono stati più di 500 i cittadini che volontariamente ieri mattina hanno fatto un importante “intervento chirurgico” all’intero Cadore: con accette, motoseghe, roncole, trattori, camion, scope e tanto “olio di gomito” hanno ridato una nuova immagine al territorio che partendo dal Peralba si spinge alle Rocchette e ancora più in là.
Soddisfatti anche gli organizzatori ad iniziare dal presidente della Magnifica Comunità, Renzo Bortolot: «Siamo tutti contenti perché questo primo esperimento è andato bene. I cadorini e anche alcuni gruppi di non residenti hanno partecipato con un entusiasmo che non avrei immaginato. Adesso penseremo ad una iniziativa analoga per l’anno prossimo. Potremo organizzarla per tempo e coordinarla meglio. Un grazie a tutti coloro che in qualche forma hanno contribuito al successo».
I volontari avevano tutte le età: dai ragazzi delle scuole primarie di Valle, Auronzo, Cibiana e Domegge, ai volontari in pensione sparsi in tutti i paesi, con una forte presenza di alpini in congedo, anche loro inquadrati nei gruppi comunali.
Molti i giovani a significare la loro presa in consegna del territorio. Ampia la presenza delle donne di tutte le età, spesso accompagnate dai loro figli, molte delle quali si sono unite alle squadre dei boscaioli e si sono dimostrate molto attive nell’eliminare i rami lasciati sulle strade e lungo i sentieri. Alcune, al lavoro lungo la pista ciclabile che da Calalzo porta a Cortina, hanno anche eliminato le erbacce cresciute negli intersizi dei muri. «Sto curando la pista ciclabile come curo l’orto a casa mia», ha affermato una mamma che insieme al suo bambino stava eliminando delle erbacce. Molti i mezzi impiegati: alcuni di proprietà degli stessi volontari, altri dei comuni e della cooperativa sociale Cadore, che ha messo a disposizione ben cinque squadre di operatori specializzati.
Molto significativo l’apporto dei ragazzi delle scuole, che hanno lavorato come dei grandi. A Domegge, ad esempio, dopo aver pulito il parco antistante l’edificio scolastico, hanno aiutato la Pro loco nel fare la manutenzione alle fioriere e ad altre strutture pubbliche. Molto il legname e le ramaglie recuperate, una parte delle quali sono state trasformate in “cippato”, il combustibile per le centrali a biomasse in funzione in Cadore. Le altre, come quelle di Valle provenienti dalla ciclabile e dai sentieri di Costapiana e Battaja, sono state portate sulla boa vicina al vivaio, nei pressi della Strada Romana che porta a Damos.
Vittore Doro
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