In corso verifiche sulla ditta che ha vinto l’appalto
BELLUNO. Il progetto c'è, la gara è stata fatta, la copertura economica non è un problema. Ma per vedere avviato il cantiere per la costruzione del sovrappasso della ferrovia a Marisiga bisognerà aspettare. Quanto, non si sa, perché la tempistica dipende dalle verifiche che sta facendo la Prefettura di Venezia sulla ditta che aveva vinto l'appalto, e il cui legale rappresentante si è trovato coinvolto in una complessa indagine condotta dalla Guardia di Finanza di Roma. Si tratta dell'operazione “Variante inattesa”, che ha portato all'arresto e alla detenzione in carcere per qualche tempo di Pietro Tindaro Mollica, imprenditore siciliano attivo nel settore delle opere pubbliche su scala nazionale.
L'indagine ha complicato la situazione a Belluno: «Siamo in attesa che la Prefettura di Venezia completi le verifiche sulla ditta Operae, che aveva vinto l'appalto», ha spiegato l'amministratore delegato di Veneto Strade, Silvano Vernizzi. «Sono in corso approfondimenti legati alle verifiche per l'antimafia e noi stiamo aspettando di capire come procedere». Ovvero di sapere se Veneto strade può affidare i lavori alla Operae o se deve rescindere il contratto con l'impresa e contattare quella che era arrivata seconda nella graduatoria determinata in seguito alla gara. «Se la Prefettura di Venezia ci darà il nulla osta, noi siamo pronti ad affidare i lavori», ha puntualizzato Vernizzi. Se, al contrario, bisognerà cambiare impresa, i tempi si allungheranno.
La copertura finanziaria per la realizzazione dell'opera, però, non è un problema, ha assicurato l'ad di Veneto strade: «Altrimenti non avremmo neanche fatto la gara».
Si resta dunque in attesa di notizie da Venezia. Il sovrappasso della ferrovia è un'opera non solo strategica per la viabilità cittadina e della Valbelluna, ma anche fondamentale per permettere il trasferimento dei Vigili del fuoco nel nuovo comando provinciale, in costruzione nel complesso della ex caserma Toigo. Senza quel sovrappasso, i pompieri non avranno il nulla osta per spostarsi, perché i mezzi di soccorso non potrebbero certo attendere di fronte al passaggio a livello, in caso di emergenza.
Nel caso in cui la Prefettura di Venezia segnalasse la necessità di rescindere il contratto con la Operae, Veneto strade dovrebbe contattare la ditta Brussi, che opera nel Trevigiano. Se questa non accettasse, si passerebbe all'impresa Deon, bellunese, che era arrivata terza nella gara.(a.f.)
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