In dirittura le opere contro le valanghe
CORTINA. Sono in fase di ultimazione le opere di mitigazione del rischio valanghe sui passi dolomiti. Va avanti anche l’iter burocratico per aprire i bandi per la realizzazione del collegamento funiviario tra Pocol e Cinque Torri. Entrambe le opere sono finanziate con i Fondi dedicati ai Comuni che confinano con le province a statuto speciale. Con il primo bando dei fondi ex Odi il Comune di Cortina, aveva infatti ottenuto circa 16 milioni di euro per realizzare due progetti. Tre milioni e 300 mila euro per gli interventi di mitigazione del rischio valanghivo sui passi Falzarego, Giau e Valparola. Un’opera che è quasi ultimata e che è stata realizzata da Veneto Strade, che vede Cortina come Comune capofila in collaborazione con Livinallongo del Col di Lana e Colle Santa Lucia.
Il primo stralcio dei lavori di mitigazione dei passi iniziò ad ottobre 2014. Il progetto, essendo affidato a Veneto Strade, è finanziato interamente con i fondi messi a disposizione dalle Province autonome di Trento e Bolzano e mira alla messa in sicurezza dei tre valichi dolomitici dal pericolo delle valanghe.
Il progetto ha previsto varie opere di difesa dalle valanghe. Lungo il Giau ed il Valparola sono state posate delle reti ferma neve che si aggiungono a quelle già esistenti, in Falzarego è stata posizionata interamente la rete e le tettoie para valanghe.
«È un intervento importantissimo», spiega l’assessore ai Lavori pubblici Stefano Verocai, «finanziato interamente dai fondi Brancher e realizzato al meglio da Veneto Strade. E’ un’opera fondamentale in quanto andrà a dare una sicurezza ai passi dolomitici che in inverno sono sempre sotto il rischio di valanghe. Due inverni fa, quando ci furono abbondanti nevicate, i passi rimasero chiusi 80 giorni circa, lungo la stagione. Serrata dettata dalla volontà di salvaguardare gli eventuali passanti, ma che causò danni soprattutto agli imprenditori turistici che lavorano nella zona. Rifugi, impianti di risalita e alberghi, se il passo è chiuso e non vi si può accedere, ne hanno un grande danno economico. Per l’inverno 2015-2016 la situazione sarà diversa. I passi dovranno essere chiusi solo in caso di nevicate eccezionali».
È in fase di definizione anche l’iter per realizzare la cabinovia che collegherà Son dei Prade, in zona Tofana, con Bai de Dones, sulle Cinque Torri. Il progetto di collegamento è stato affidato a febbraio alla municipalizzata Servizi Ampezzo che ha avuto dalla giunta il compito di redigere il bando europeo.
«Entro gennaio», spiega il presidente di SeAm, Luca De Carlo, arriverà dalla Regione la conformità urbanistica relativa all’area in cui insiste il collegamento. L’iter lo sta seguendo il direttore tecnico di SeAm, Franco Sogne e procede».
Stefano Zardini Lacedelli, responsabile dell’ufficio Urbanistica, ha dato mandato a Graziano Martello, della società Program di Noventa Padovana, di redigere tutte le documentazioni tecniche necessaire in merito al Piano neve e alle cartografie necessarie alla progettazione, per un investimento di circa 18 mila euro. Terminato l’iter burocratico verrà aperto il bando europeo. Dai fondi Brancher sono stati erogati 11 milioni 466 mila euro per coprire il 70% delle spese dell’impianto, 4 milioni e 914 mila euro dovranno essere investiti da privati, da un partner che sarà individuato in futuro, quando verranno aperti i bandi di gara.
Alessandra Segafreddo
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