«In estate opportunità maggiori»
CORTINA. «L’estate scorsa è stata molto positiva e i dati regionali lo dimostrano. Restano però delle debolezze per quanto riguarda l’inverno più soggetto a diverse variabili, prima fra tutte la neve che ultimamente scarseggia».
A dirlo è il presidente degli albergatori di Cortina, Gianluca Lorenzi che, se da un lato si dice contento dei risultati dello scorso anno, dall’altro è preoccupato per quelli che si preannunciano per il 2017.
«L’inverno ormai è andato con poca neve, speriamo che anche questa volta l’estate venga in nostro soccorso».
Lorenzi non si dice meravigliato del fatto che siano gli stranieri a risollevare le sorti del turismo in provincia e nemmeno che siano luglio e agosto i mesi di maggiore affluenza. «Luglio, ma anche giugno e settembre almeno qui a Cortina sono molto gettonati, perché i prezzi sono relativamente più bassi rispetto ad agosto. E si sa che gli stranieri cercano i prezzi più competitivi. L’estate sta diventando importante quasi come l’inverno, o forse anche di più a livello turistico. E i servizi offerti in questa stagione sono in realtà maggiori e particolari rispetto all’inverno. Il turista straniero quando arriva tra le Dolomiti cerca soprattutto attività all’aria aperta, il contatto con la natura, privilegiando quindi le passeggiate».
E a questo proposito il presidente degli albergatori cortinesi spezza una lancia a favore del Cai.
«I sentieri sono ben tenuti e ben tracciati e anche le mappe pubblicate sono molto importanti per chi viene qui. Il Club alpino italiano ha fatto un ottimo lavoro da questo punto di vista. I sentieri sono facili da percorre e da seguire, quindi per il turista non ci sono particolari problemi ed è davvero impossibile perdersi con la segnaletica presente lungo i percorsi. Anche i rifugi, poi, sono super attrezzati, quindi il prodotto estivo è super vincente».
Resta qualche perplessità per l’inverno, quindi. «La neve non si sa mai se arriva e quanta ne arriva. Ed è per questo», lancia l’idea Lorenzi, «che potremmo fare come in altre parti d’Italia e dei Paesi a noi vicini, dove sono stati convertiti ad usi diversi gli impianti di risalita per poterli utilizzare magari per escursioni particolari, incentrate su qualche tematica ad hoc. Insomma, le idee ci sono, basta trovarsi intorno a un tavolo e concretizzarle, perché l’inverno non è più soltanto la neve e dobbiamo trovare le alternative». (p.d.a.)
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi