In Europa per salvare la Provincia
BELLUNO. «No al gioco al massacro». La Lega Nord bellunese torna sul tema dell’autonomia e lo fa su due piani: da un lato la difesa della Provincia di Belluno, dall’altro l’iniziativa regionale per trattenere in Veneto il 75% delle tasse. Nei prossimi giorni ci saranno alcune iniziative, ma sulle prospettive concrete si sa ancora molto poco.
La Provincia. Proprio nelle ore in cui il consiglio regionale veneziano sta decidendo di non decidere, il segretario provinciale del Carroccio bellunese invita a non criminalizzare la Regione: «Non bisogna credere alla sinistra che fa un gioco al massacro, perché per mantenere la Provincia di Belluno vorrebbe accorpare le altre. Non è giusto», dice Diego Vello, «per sopravvivere dobbiamo trovare dei partner, non cercare di penalizzare gli altri». Un sostegno, in questo senso, viene cercato in Europa, attraverso l’intervento dell’eurodeputato leghista Lorenzo Fontana che ha scritto una lettera al governo, da parte del gruppo, chiedendo di mantenere la Provincia di Belluno e di assegnarle maggiori risorse. «Fontana ha anche presentato un quesito alla Commissione Europea sulla concorrenzialità tra territori vicini e noi, incuneati tra Alto Adige e Friuli, siamo un caso emblematico che casca a pennello», continua Vello. La Lega Nord spera che la Commissione Europea convinca il governo italiano a mantenere intatta la Provincia di Belluno e anche a concederle l’autonomia fiscale. «Tutti i partiti dovrebbero fare pressione su questo, andando contro il governo Monti che sta minando le autonomie locali, vuole accentrare tutto e fa leggi di stampo fascista come il decreto che ha annullato le elezioni provinciali». Nell’ultimo volantino stampato dal Carroccio si è scelta un’immagine traumatica. Lo slogan recita: “Il futuro di tuo figlio in una terra senza autonomia” e l’immagine in bianco e nero è quella di un ragazzo sfatto accasciato a una saracinesca con una bottiglia di vino a fianco.
I gazebi. Oggi e domani la Lega Nord sarà nelle piazze (13 nel bellunese) per raccogliere le adesioni a un progetto che prevede di mantenere il 75% delle tasse pagate dai veneti in regione: «Questo darebbe fiato agli enti locali e alle imprese», dice Vello, «e infatti l’idea nasce dagli imprenditori». Ai gazebi leghisti si potrà firmare anche per un referendum sull’euro e per quello sull’Imu.
Alla voce del segretario provinciale si aggiungono quelle del segretario dei Giovani Padani Alessandro Zorzato e del responsabile del Basso Feltrino Claudio Dal Zotto.
«La disoccupazione giovanile a Belluno è al 14,5%, il doppio rispetto a Bolzano», dice Zorzato. «Il 24 manifesteremo per l’autonomia della provincia di Belluno, perché questa disparità rischia di farci scomparire. Secondo noi in testa al corteo dovrebbero esserci i giovani, i più penalizzati dalla crisi».
Dal Zotto invece torna sul referendum per il 75% delle tasse: «La nostra battaglia è per l’autonomia fiscale e contro il centralismo romano. Avere più soldi significa dare una speranza ai giovani, ma anche avere più risorse per gli anziani e le scuole. Non possiamo più mantenere il sud Italia sprecone ed evasore, la situazione è troppo difficile». (i.a.)
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