In fuga dal 2006, arrestato latitante

In manette un 38enne marocchino, aveva con sè documenti falsi

BELLUNO. Sono stati gli uomini della squadra Mobile della questura di Belluno a intercettarlo appena uscito dall’appartamento trevigiano di Crespano del Grappa che, negli ultimi mesi, era diventato il suo rifugio. Si è conclusa con le manette ai polsi la latitanza di L.S., 38enne nato in Marocco e ricercato dal giugno 2006.

L’operazione è scattata alle 13.50 di martedì, quando i poliziotti bellunesi hanno tratto in arresto l’uomo, colpito da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa su richiesta della direzione distrettuale Antimafia di Venezia nell’ambito dell’operazione Wolf White, condotta dalla sezione antidroga della squadra Mobile proprio nel 2006 e che aveva portato all’arresto di 41 soggetti ritenuti responsabili di associazione finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti.

Il 38enne ricercato è stato bloccato appena uscito dall’appartamento, al termine di una serie di appostamenti, quando si è visto contestare un ordine di esecuzione per la carcerazione emesso in data 7 luglio 2009 dalla Procura del tribunale di Belluno, emesso poiché poichè lo stesso era stato riconosciuto responsabile dei reati di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti e traffico delle stesse commessi nel periodo compreso tra il febbraio 2003 e il febbraio 2004 nelle città di Belluno, Treviso, Venezia e Vicenza. Reati per i quali l’uomo deve espiare un totale di 8 anni di reclusione.

Non solo. Dall’analisi delle sue impronte digitali effettuata dalla polizia scientifica della questura di Belluno, infatti, era emerso che il 38enne era anche ricercato, con altre generalità, perché colpito da un altro provvedimento, più precisamente da un ordine di esecuzione per la carcerazione emesso il 27 agosto 2009 dalla Procura del tribunale di Parma, poiché riconosciuto responsabile dei reati di spaccio di sostanze stupefacenti, resistenza a pubblico ufficiale e lesioni personali. Reati per i quali è stato condannato a 5 anni di reclusione.

Al momento del controllo, inoltre, il 38enne L.S. esibiva agli agenti un permesso di soggiorno a tempo indeterminato e un passaporto falsificati: per questi nuovi reati l’uomo è stato denunciato a piede libero.

L’arrestato, al termine delle formalità di rito, è stato tradotto nella casa circondariale di Treviso. (ma.ce.)

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