In marcia contro la centralina per difendere la Valle del Mis

Sospirolo. Il Comitato Acqua bene comune continua la sua battaglia con una mobilitazione il 22 luglio I promotori: «La partita si fa decisiva, serve una moratoria sulle nuove richieste di concessione»
Di Alessia Forzin

SOSPIROLO. Il 1° maggio hanno piantato degli alberi, laddove le ruspe stavano iniziando a scavare. Il 22 luglio marceranno da località La Soffia a ponte Titele per «difendere la Valle del Mis» e ribadire la loro contrarietà alla centralina idroelettrica che la Eva Valsabbia di Brescia sta realizzando a un passo dalle Dolomiti patrimonio dell’umanità. Il Comitato acqua bene comune continua la sua battaglia e chiama a raccolta quanti hanno a cuore il territorio e i beni comuni per una marcia pacifica che il 22 luglio animerà l’area del cantiere.

«Stanno distruggendo la Valle del Mis», si legge nell’appello diffuso dai promotori e che sta viaggiando a ritmo virale sui social network. «Una bellezza senza tempo. Quello che la natura e l’acqua hanno creato in migliaia di anni, rischia di essere distrutto per sempre. Dove prima c’era un torrente, con i suoi salti, i suoi rivoli, le sue pozze, ora stanno mettendo un tubo, diritto, sempre uguale a se stesso. Freddo, artificiale. Dove prima c’erano sassi, oggi c’è cemento».

L’appello prosegue con toni duri, contro quei «predatori senza scrupoli» che «svendono» una valle in nome del guadagno. «Ma non è il rumore delle ruspe che cancella il suono dell’acqua. Non sono i cingolati che calpestano quella valle. Quello che fa più rabbia sono le menzogne, gli inganni che fanno parte di questa vicenda», continuano da Acqua bene comune, che ricorda il fatto che alcune opere sorgerebbero su terreni di uso civico, e che in area Parco un simile intervento non si può fare.

«Ora la partita si fa decisiva, non solo in Valle del Mis. Proprio in questo periodo in Regione si sta discutendo un disciplinare sulle richieste per le nuove centraline. Una moratoria sarebbe il giusto, il blocco per le centrali in zone di interesse comunitario e di alto valore naturalistico, il minimo. Una partita da vincere».

Da qui nasce l’appello «a tutte le associazioni, movimenti, comitati, gruppi, singoli cittadini e cittadine che lottano per i beni comuni, che vogliono difendere le Dolomiti Patrimonio mondiale dell’umanità, che vogliono fermare lo sfruttamento irrazionale e privatistico dei fiumi».

L’appuntamento è il 22 luglio. La marcia partirà alle 11 da località La Soffia e arriverà a ponte Titele, nella zona del cantiere, dopo circa 5 km di strada asfaltata. Il percorso è alla portata di tutti, si consiglia di vestire con abiti comodi, di calzare scarpe da ginnastica e di portare un cappellino. Necessario anche dotarsi di pranzo al sacco. Sarà disponibile un servizio navetta fino alle ore 10.45, che porterà i partecipanti al concentramento della marcia a La Soffia. Gli organizzatori consigliano di giungere in valle il prima possibile (dalle 9) per consentire il trasferimento con le navette. Il ritrovo è fissato in Pian Falcina. Le navette funzioneranno anche al rientro. Per dare la propria adesione alla marcia: acqua.belluno@libero.it.

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