In Nevegal un centro di cura del Parkinson

Il progetto, che prevede delle strutture riabilitative, è stato presentato alle associazioni dei malati

BELLUNO. Un centro fisioterapico di eccellenza per la malattia del Parkinson e le patologie degenerative. È l’annuncio fato domenica scorsa dai rappresentanti delle associazioni tra gli ammalati di Parkinson delle province di Belluno, Treviso, Venezia, Padova, Vicenza, Verona e Rovigo ritrovatisi all’hotel Olivier sul Nevegal.

Il centro, che si auspica possa essere a breve realizzato sul Nevegal, sarà in grado di fornire agli ammalati cronici affetti da Parkinson, un’assistenza riabilitativa di prim’ordine, 7 giorni su 7. Sarà anche un punto di riferimento per chi opera in questo particolare settore della neurologia: medici, tecnici fisioterapici, infermieri, familiari e persone impegnate nell’assistenza agli ammalati.

La struttura del Nevegal opererà in stretto rapporto medico con l’ospedale di Belluno, da anni all’avanguardia nel trattamento della malattia e la rete di professionisti che già intervengono a vari livelli nelle strutture ospedaliere e riabilitative del Veneto. Proprio per la vicinanza al reparto neurologico di Belluno e le caratteristiche ambientali, il Colle è stato individuato quale luogo più idoneo per la realizzazione del centro che prevede, tra i vari interventi, la realizzazione di un complesso con 90 posti letto, due piscine, tre palestre e una sala riunioni, destinata a diventare il punto di confronto a livello nazionale per gli scambi scientifici sul Parkinson. Il Centro dovrebbe essere realizzato completamente grazie a finanziamenti privati in regime di convenzione con la Regione Veneto.

Nuovi studi, confermati dagli stessi pazienti, evidenziano l’importanza di una terapia fisica adeguata per il controllo di questa malattia, che interessa circa 15.000 persone nel Veneto. Attualmente, in Regione manca una struttura in grado di fornire un adeguato servizio riabilitativo che diventi punto di riferimento nevralgico per la cura della patologia e che permetta risposte adeguate anche a livello territoriale.

In questi ultimi anni, all'interno del progetto “Abitare il Nevegàl” si è cercato di comprendere quali potessero essere gli ambiti riabilitativi di eccellenza da poter insediare sul Colle e che non trovano risposta adeguata non solo a livello regionale. A discuterne è stato un gruppo di lavoro costituito da Mario Contato e Giorgio Bosa, vicini all'Associazione Parkinson di Belluno, col supporto del dg dell'Usl 1 Antonio Compostella, della neurologia dell'ospedale San Martino col primario Corrado Marchini e il dottor Sandro Zambito Marsala, referente medico dell'Associazione Parkinson di Belluno, oltre che la partecipazione della ricercatrice e biotecnologa Anna Contato e dell'ex assessore comunale Angelo Paganin.

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