In ottobre l’edificio riapre ma senza il salone al 1° piano
BELLUNO. Si sta rivelando sempre più complicato il restauro dell’Auditorium. Nel sopralluogo fatto il 29 giugno, la Soprintendenza ha confermato la necessità di valorizzare gli intonaci ottocenteschi presenti nelle aule della scuola di musica, che si trovano al secondo piano. Un altro lavoro imprevisto, ma che, assicurano il vicesindaco Lucia Olivotto e l’assessore alla cultura Claudia Alpago Novello, non comprometterà il trasferimento della scuola Miari e della banda comunale nel palazzo. Il nuovo anno scolastico delle due realtà inizierà, in ottobre, all’Auditorium.
«Non possono certo continuare a peregrinare di sede in sede», afferma la Olivotto. «Anche perché ogni trasferimento rappresenta un costo, che sostiene il Comune».
I lavori per la valorizzazione degli intonaci ottocenteschi si svolgeranno quest’estate e richiederanno una decina di giorni. Si tratta di evidenziare con pitture a calce effetto velato gli intonaci e la zoccolatura delle parti inferiori. Servirà anche la presenza di un restauratore. L’intervento costerà poco meno di 5.700 euro e la copertura c’è (l’importo è disponibile nelle somme a disposizione).
All’inizio dell’autunno, dunque, l’Auditorium riaprirà le sue porte. Sta per arrivare anche l’ascensore. C’è voluto un anno per aggiudicare definitivamente la gara di appalto, chiusa con determina dell’8 luglio 2016. Continuano a mancare, però, le risorse per completare il primo piano, quello in cui si trova l’ampio salone per le conferenze, i concerti, le proiezioni.
I ritrovamenti archeologici scoperti nel corso degli scavi per spostare la centrale termica hanno da un lato rallentato i lavori (l’Auditorium avrebbe dovuto essere restituito alla città due anni fa), dall’altro richiesto risorse aggiuntive per valorizzare quei reperti.
La somma a disposizione inizialmente, dunque, non è più sufficiente per completare il palazzo, anche se è stata integrata da ulteriori contributi della Fondazione Cariverona che ha pagato quasi interamente l’operazione di restauro dell’edificio.
«Al momento non abbiamo le risorse che servirebbero per finire anche il primo piano con il salone», conferma il vicesindaco Olivotto. «Le abbiamo cercate e chieste anche alla Fondazione, ma per il momento non sono arrivate».
L’inaugurazione prevista per l’ autunno, quindi, sarà monca: la scuola di musica Miari e la banda riprenderanno possesso dell’Auditorium, loro sede storica, i bellunesi invece dovranno aspettare ancora un po’ per tornare a vivere il palazzo. (a.f.)
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