In pediatria a Belluno mancano sei medici
È ancora crisi all’ospedale di Belluno dove mancano all’appello ben sei pediatri.
La situazione non è nuova per la struttura ospedaliera del capoluogo, ma la cosa che preoccupa è che pare non si riesca a trovare una soluzione. E intanto nel reparto di Pediatria del San Martino si lotta tutti i giorni per riuscire a garantire un servizio di qualità ai piccoli pazienti.
Ma il tutto, poi, rischia di aggravarsi anche in vista delle ferie estive a cui il personale ha pieno diritto.
L’allarme per la carenza di queste figure era scattato ancora l’anno scorso, quando l’Usl 1 di Belluno aveva avviato tutte le procedure per assumere a tempo indeterminato ben otto pediatri, di cui uno in sostituzione di un medico che aveva chiesto la mobilità in un’altra azienda.
La Regione Veneto, dal canto suo, aveva dato l’ok a questi nuovi incarichi.
Ma se tutti i passaggi burocratici sono in regola, l’unica cosa a mancare sono stati i professionisti. Vuoi perché Belluno non è poi una meta lavorativa così appetibile per il numero ristretto di patologie pediatriche che vengono curate vista la scarsa natalità e la scarsa popolazione giovane, vuoi perché sono pochi i pediatri in generale. Per tutti questi motivi, alla fine, avvisi, concorsi e mobilità indette dalla direzione strategica dell’azienda sanitaria sono andati sempre praticamente deserti o se qualcuno si faceva avanti, al momento di accettare l’incarico si tirava indietro. Dopo tanto, però, la prima assunzione è avvenuta nell’aprile scorso, portando a sette il numero di pediatri da trovare. Nel frattempo, comunque, la mobilità in un altro ospedale, che era stata chiesta dal professionista del San Martino, è stata negata.
Infine, l’Usl 1 Dolomiti ha pubblicato l’ennesimo avviso il 19 aprile scorso e al termine della scadenza di un mese è giunta soltanto una domanda da parte di un medico impiegato a tempo indeterminato nell’Usl 2 Marca Trevigiana. Ancora una volta, quindi, il problema di reperire medici specialisti si è mostrato in tutta la sua criticità.
Ma non basta. A scarseggiare sono anche i medici anestesisti e rianimatori. Di questi, tre sono necessari al San Martino e uno all’ospedale di Feltre. «Per le quattro assunzioni autorizzate ancora nel 2016», dice l’Usl, «sono state attivate più procedure, da ultimo anche l’avviso pubblico per la mobilità. Alla cui scadenza sono arrivate due sole domande di partecipazione da parte di altrettanti professionisti provenienti dalle Usl 7 Pedemontana e della Marca Trevigiana».
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