In piazza Tiziano un defibrillatore per ogni emergenza
PIEVE DI CADORE. Da ieri piazza Tiziano, a Pieve, è dotata di un modernissimo defibrillatore che, in caso di emergenza, può essere utilizzato per assistere persone colpite da infarto del miocardo. Lo strumento è stato regalato dal Lions Club Pieve alla cittadinanza e montato su un totem a muro che comprende anche un display video sul quale scorreranno immagini e filmati che interessano la comunità. La consegna è avvenuta con una breve cerimonia alla quale erano presenti, oltre che i soci Lions, anche il sindaco Maria Antonia Ciotti, il direttore generale della Usl 1 Pietro Paolo Faronato, Vittorio Tabacchi (patron Safilo), autorità civili e militari e l’arcidiacono monsignor Diego Soravia che ha impartito la benedizione.
«Questo è il quattordicesimo defibrillatore che, con il suo “service”, il Lions Pieve consegna alla comunità perchè possa essere messo a disposizione della cittadinanza», ha affermato il past presidente Remo De Cian, «gli altri sono stati distribuiti tra le società sportive. Anche in altre città d’Italia sono stati montati questi strumenti in luoghi pubblici, ma si è trattato solo di defibrillatori. Qui abbiamo fatto un passo ed abbiamo inserito lo strumento in un totem fisso accessibile a tutti contente anche un display video. L’idea di dotare di un defibrillatore piazza Tiziano è nata circa 15 mesi fa», ha proseguito, «e si è sviluppata grazie ai soci ristoratori che hanno offerto una cena finalizzata alla raccolta dei fondi per finanziare l’iniziativa. E’ stato un successo, anche grazie all’aiuto dei soci Vittorio Tabacchi e Antonio De Silvestro». Il valore del lavoro di volontariato del Lions Pieve è stato riconosciuto anche dal sindaco Maria Antonia Ciotti che, dopo aver ringraziato per il dono fatto alla comunità, ha affermato che «il Lions non si è limitato a regalare il totem, ma ha anche restaurato l’intera parete dov’è stato montato; e così oggi, oltre al defibrillatore, il Comune si trova con un tratto di strada della Galleria centro rimessa in ordine. Il sodalizio ha deciso di intitolare la donazione a Osvaldo D’Ambrosi. Penso che non potesse fare una migliore scelta: Osvaldo è arrivato dalla Campania come procuratore delle imposte, ma col suo modo di fare ha saputo farsi benvolere». Importante l’intervento del direttore generale della Usl1 Faronato, per il quale con la duffusione dei defibrillatori il rischio di morte per infarto si è ridotto di molto, «perché quando un paziente arriva in ospedale vivo ha solo il 5% di possibilità di morire».
Vittore Doro
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