In pista oltre mille fondisti adesso tocca all’edificio

L’attuale casetta di legno sarà smontata, al suo posto una struttura con vetrate e copertura in legno con spazio espositivo, punto turistico, docce e spogliatoi
Di Raffaele Scottini

FELTRE. Chiusa ieri una stagione invernale da record con una media settimanale tra le 150 e le 180 persone in pista per oltre mille presenze complessive da fine dicembre ai primi di febbraio, Pra’ del Moro adesso verrà sgomberata per consentire al Comune di iniziare la costruzione dello spazio espositivo sulla Grande guerra, integrato da alcuni servizi. L'Enal sport Villaga, che ha avuto in gestione l'area per la pratica agonistica e amatoriale dello sci di fondo, libererà lunedì la casetta in legno che poi verrà smontata (non demolita). Al suo posto sorgerà una nuova struttura con la copertura in legno, ampie vetrate e un porticato perimetrale, finanziata con i fondi legati alle iniziative per il centenario della Grande guerra (in ballo c'è un investimento di 285 mila euro, coperto al 70 per cento dalla Regione). Diventerà un edificio polifunzionale per i servizi turistici, come punto di accoglienza per i visitatori e di memoria sulle vicende della Grande Guerra, a cui si aggiungeranno il bar, servizi igienici dotati di toilettes, docce e spogliatoi, più un deposito con accesso indipendente esterno a servizio delle manifestazioni.

I lavori inizieranno a breve, anche perché i tempi vanno sincronizzati pensando all'appuntamento di agosto con il Palio. Intanto, a causa del rialzo delle temperature e delle piogge previste in questi giorni, da ieri la pista di fondo è chiusa. Lo ha comunicato l'Enal sport Villaga: «Per questa stagione si è conclusa l'attività invernale sull'anello cittadino. Le cose sono andate benissimo», dice il presidente dell'associazione Federico Gorda, che ci tiene a ringraziare in primis «tutti gli appassionati che sono venuti a sciare e i volontari per il grande impegno profuso per l'allestimento e il mantenimento della pista e per aver garantito l'apertura al pubblico con il noleggio dei materiali e il ristoro, dando un servizio prezioso per la città. Un ringraziamento anche a tutti i partner che hanno sostenuto quest'iniziativa, dalla famiglia Cremonese all'amministrazione. C'è grande soddisfazione».

Grazie all'intenso freddo delle settimane scorse, il tracciato di 800 metri si è conservato a lungo, offrendo ad appassionati e neofiti con la voglia di imparare la comoda possibilità di sciare sotto casa. Numerose le attività svolte e la pista è stata utilizzata anche da società come il Montebelluna per andare ad allenarsi. «È stata un'annata d'oro per il movimento dello sci di fondo. La società è contentissima e gli addetti ai lavori anche», aggiunge Federico Gorda. «Abbiamo avuto anche l'input del Comune di restituire la casetta in legno e ci siamo organizzati per portare via l'attrezzatura lunedì in previsione dell'inizio dei lavori. Per l'anno prossimo cercheremo di ripeterci e di migliorare dove possibile».

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