In primavera via ai lavori alla malga Salvedella
MEL. Un ulteriore passo avanti nel percorso di recupero e di valorizzazione architettonica del complesso ex Malga Salvedella, in comune di Mel. Pochi giorni fa è stato infatti approvato il progetto...
MEL. Un ulteriore passo avanti nel percorso di recupero e di valorizzazione architettonica del complesso ex Malga Salvedella, in comune di Mel. Pochi giorni fa è stato infatti approvato il progetto definito esecutivo, che porta la firma dell’architetto Valter Salton di Mel. I lavori prenderanno il via nella primavera del prossimo anno.
Il manufatto non potrà ritornare ad avere la vecchia funzionalità, in quanto le ultime monticazioni risalgono ormai a una cinquantina di anni fa e il bosco è andato poi a occupare l’area che una volta era destinata a pascolo. Ma l’edificio rurale diventerà ricovero per gli escursionisti (siano essi a piedi, in bici o a cavallo) e base logistica per gruppi organizzati che frequentano i luoghi. L’importo complessivo dei lavori ammonta a 103 mila euro, di cui 85 mila arrivano dal Gal Prealpi e Dolomiti. L’Unione Montana Valbelluna, infatti, aveva presentato nei mesi scorsi un piano progettuale e una domanda di contributo nell’ambito del Piano di sviluppo locale 2014-2020.
L’ex Malga Salvedella risale presumibilmente ai primi del Novecento e si trova a circa 1.245 metri di quota. È raggiungibile dalla località Praderadego oppure da Pianezze, in provincia di Treviso. Gli interventi vedranno il recupero strutturale e funzionale del fabbricato mediante l’impiego di materiali e tecniche costruttive tipiche locali. Si procederà poi con il consolidamento e la ricostruzione delle murature e della copertura. Ma è prevista anche la sistemazione dell’area esterna, in particolare dei muretti a secco di contenimento che sono posti nelle vicinanze della struttura.
Con quest’opera il Comune di Mel andrà a chiudere un percorso che ha già visto il potenziamento delle attività di Malga Canidi e la creazione di un circuito con il rifugio Posa Puner e le Malghe Mont e Mariech. «La riqualificazione del patrimonio rurale sito nel territorio comunale è iniziata già una decina di anni fa», ricorda Stefano Cesa, sindaco di Mel e presidente dell’Unione Montana Valbelluna. «Prima con lavori di pulizia e manutenzione portati avanti da volontari, poi con l’adesione a progetti Leader e il recupero di elementi architettonici».
Il tutto allo scopo di offrire agli escursionisti una vera e propria rete di strutture utilizzabili in tutte le stagioni, in una logica di turismo lento e sostenibile.
(m.r.)
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