In provincia di Belluno si contano altre tre vittime: salgono a 28 i decessi per l’epidemia

BELLUNO
È stata un’altra giornata da bollettino di guerra quella di ieri in provincia di Belluno, dove si sono contati altri tre decessi. Con le morti di ieri salgono a 28 quelle finora registrate per cause riconducibili al coronavirus. Un numero che dà l’idea di come il virus sia ancora ben presente nel territorio e tra le persone e che quindi non bisogna abbassare la guardia.
I decessi
Ad aver perduto la battaglia contro il virus sono stati ieri la pontalpina Maria Zampieri detta Mariella di 77 anni, ricoverata in Pneumologia (area di media intensità), Stefano Zortea di 75 anni di Canal San Bovo (Tn) degente del reparto di Malattie infettive Covid di Belluno e Guido Sonaggere, 61 anni di Pieve di Cadore ricoverato in Terapia intensiva.
Maria Zampieri, pensionata, era già ricoverata in ospedale da tempo per patologie pregresse che, purtroppo, hanno aggravato una situazione clinica compromessa dal coronavirus. L’anziana signora sarà sepolta nel cimitero di Polpet insieme al marito Silvano Corona. A piangerla il figlio Gian Antonio con Margherita e Giorgia, il fratello e tutti i parenti .
Stefano Zortea, aveva fatto da poco ritorno a casa sua, a Canal San Bovo, ma si era sentito male. Trasferito d’urgenza a Malattie Infettive del San Martino di Belluno era risultato positivo al Covid 19. E nell’ospedale del capoluogo si è spento dopo poche ore dal ricovero. Nella comunità dove risiedeva, Stefano era considerato un personaggio un po’ particolare, era noto ai servizi sociali ma non manifestava comportamenti preoccupanti. Se non quello dell’ “itinerante”. Si era mosso spesso, nel corso della sua vita da pensionato, e aveva fatto tappa anche ad Arco e a Feltre. Era un anziano di quelli che, nonostante qualche problema di temperamento, non si era negato una vita confortevole anche con ricoveri temporanei in casa di riposo. L’altro giorno era voluto tornare a casa propria. Un ultimo saluto prima di essere portato in ospedale, con la malattia già in stato avanzato che ne ha determinato, o ha contribuito a determinare, la morte.
Guido Sonaggere, pensionato, era una persona conosciuta e stimata a Pieve di Cadore dove abitava insieme a due sorelle. Ricoverato a fine marzo al San Martino, la sua scomparsa ha lasciato il paese nello sconforto. A piangerlo i cinque fratelli, i parenti e gli amici.
I dati dell’epidemia
Oltre a crescere i decessi, aumentano anche i bellunesi positivi al virus. Ieri il bollettino di Azienda zero parlava di 488 positivi, 17 in più rispetto a mercoledì. Ventisei i negativizzati quelli cioè che prima ai tamponi erano risultati avere il virus ma poi lo hanno superato.
Per quanto riguarda i ricoveri sono 41 a Belluno due in meno di mercoledì, e 8 a Feltre (+1). Calano a 9 i pazienti della terapia intensiva. Per quanto riguarda gli ospedali di comunità di Agordo e Belluno i degenti sono rispettivamente 12 e 14 (+4).
I tamponi eseguiti sono 7.426 e le persone in isolamento fiduciario sono 1.313. —
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