In pullman a Milano per protestare contro il Jobs Act
BELLUNO. Già riempiti due pullman, ma l’intento è di arrivare a quota tre: sono quelli della Fiom Cgil che partiranno venerdì alla volta di Milano, dove è in programma la manifestazione contro il Jobs Act e la manovra del Governo (per il Sud e centro Sud l’appuntamento è a Napoli per venerdì 21). Una protesta che si inserisce all’interno delle otto ore di sciopero indette dal comparto metalmeccanico a livello nazionale per venerdì e che fa seguito alle iniziative partite nelle settimane scorse. Una protesta che sfocerà nell’astensione generale dal lavoro del 12 dicembre. «Vogliamo dare continuità al conflitto aperto dalla Fiom che sarà propedeutico allo sciopero generale indetto dalla Cgil per dicembre», spiega Luca Zuccolotto segretario della categoria dei metalmeccanici. «L’ideale sarebbe raggiungere quota 150 partecipanti, come a Roma a fine ottobre».
I motivi della “battaglia” sindacale rientrano nel tentativo di «contrastare l’aumento della disoccupazione, le privatizzazioni e i processi di deindustrializzazione. Perchè la precarietà non si combatte con altra precarietà, come quella che intende aggiungere il Governo attuale», dice ancora il sindacalista bellunese. «Dobbiamo rivedere anche la legge Fornero, perché rischiamo di trovarci con gente anziana nelle fabbriche, magari anche malata, e con i loro figli a casa perché non riescono a trovare un posto».
Zuccolotto, poi, parla di diritti: «Dobbiamo allargare i diritti a tutti e l’articolo 18 è un diritto di civiltà. Se viene tolto anche questo, a pagare pegno saranno le donne, i malati e le persone non più produttive ed efficienti». Infine, l’esponente della Fiom Cgil ricorda come lo stesso Jobs Act parli di tagliare la cassa straordinaria per cessata attività: «E questo rischia di lasciare senza un paracadute le persone vicine alla pensione. Il Governo deve farsi parte attiva nel trovare altre vie di fuga dalla crisi come ad esempio l’investimento in settori strategici come l’energia, capendo che la privatizzazione non è sinonimo di risparmio». (p.d.a.)
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