In Sinistra Piave sarà una fusione a tre

Colpo di scena dopo lo stop di Limana: Trichiana cambia in corsa e si aggrega a Mel e Lentiai. Referendum entro l’anno 

TRICHIANA . Prende avvio la seconda esperienza provinciale, dopo quella dell’Alpago, di fusione “a tre”. Questa volta in Sinistra Piave, dove negli ultimi giorni le carte in tavola sono cambiate. O, guardando le cose da un’altro lato, ci si è riavvicinati all’ipotesi iniziale, quella con cui già nel 2014 si pensava a un Comune “a quattro” da 20 mila abitanti.

A convolare a nozze saranno però ora in tre: chiusa la prospettiva di fusione tra Limana e Trichiana, il Comune guidato da Fiorenza Da Canal ha deciso di aderire al progetto avviato da Mel e Lentiai. E ieri mattina i tre sindaci della Sinistra Piave, accompagnati da assessori e consiglieri, hanno ufficializzato la volontà di proseguire assieme.

«Siamo molto dispiaciuti che il progetto con Limana si sia fermato», ha esordito la Da Canal. «La decisione, autonoma e comunque legittima, dell’amministrazione limanese (lo stop è stato comunicato dal sindaco, Milena De Zanet, sia giovedì 10 maggio nella riunione tra le due giunte che venerdì 11 nell’incontro con i cittadini, ndr) non ha inficiato la nostra profonda convinzione che per la fusione non si possa più aspettare. Già il giorno dopo abbiamo iniziato a ragionare per una soluzione e ci siamo rivolti a Mel e Lentiai».

Stefano Cesa e Armando Vello si sono subito detti favorevoli e non hanno perso tempo: giovedì scorso i tre primi cittadini sono scesi a Venezia per verificare con la Regione la fattibilità del progetto e, una volta ottenuto l’assenso, hanno fissato un cronoprogramma.

«I tempi sono stretti, ma questo non ci spaventa», ha detto il sindaco di Mel. «Entro il 10 giugno i tre consigli devono deliberare la richiesta di valutazione della fusione con proposta di legge regionale e dovrà essere pronto lo studio di fattibilità. Di fatto un’integrazione dell’attuale, visto che ci sono già i due elaborati, entrambi redatti dalla Sistema Susio Srl, per Limana-Trichiana e Mel-Lentiai». Entro fine anno si andrà a referendum e se i cittadini diranno sì il nuovo Comune sorgerà nel 2019. «A brevissimo faremo due assemblee per spiegare alla popolazione quel che è accaduto», ha aggiunto la Da Canal, «e poi seguiranno tanti incontri congiunti. Vogliamo arrivare al referendum con cittadini informati».

«Gli abitanti di Mel e Lentiai, nelle serate nelle frazioni, hanno espresso favore, evidenziando anche l’opportunità di avviare una fusione più ampia: ben venga quindi l’ingresso di Trichiana», ha evidenziato Vello. «Siamo tre sindaci che, con stima reciproca e a scadenza naturale dei mandati, vogliono dare ai propri paesi un’opportunità di evoluzione. Un’opportunità che deve essere colta al volo e che abbiamo voluto nel solco dello spirito di servizio con cui ci siamo sempre mossi».

A essere d’accordo sulla fusione “a tre”, come confermato ieri dai sindaci, anche le minoranze dei rispettivi Comuni. «Abbiamo sempre detto, sin da quando si parlava di mettere insieme tutte e quattro le realtà della Sinistra Piave, che quello avviato è un percorso di valore», ha riflettuto Cesa, «che ci permetterà di mettere in atto strategie competitive e attrattive, sia per i cittadini che per le imprese, e di garantire un futuro ai nostri giovani».
 

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