In soli sei mesi è piovuto come in tutto il 2013

A Belluno è caduto il 119% in più d’acqua rispetto alla media degli ultimi 29 anni. Più che raddoppiata anche la portata dei fiumi, a partire dal Piave
allagamenti per la pioggia
allagamenti per la pioggia

BELLUNO. Nei primi sei mesi del 2014 è caduta la pioggia che normalmente si registra in un intero anno. Lo dice l’Arpa nella periodica analisi meteo della provincia bellunese.

Una piovosità anomala. Rispetto alla media, l’aumento percentuale maggiore si è avuto a Cortina con il suo +122%: in sei mesi sono caduti 916 millimetri, contro i 411,9 registrati nell’arco temporale tra il 1985 e il 2010. Al secondo posto troviamo a sorpresa il comune di Belluno: nel capoluogo, nel primo semestre sono caduti 1.246 millimetri di pioggia, contro una media di 568,8 (qui l’incremento è pari al 119%): «In poche parole, nel primo semestre è caduta tanta acqua quanta ne scende in un anno», dice Bruno Renon dell’ufficio idrologia dell’Arpa.

E la lista potrebbe continuare: a Forno di Zoldo sono caduti 1.089 mm con un +108% rispetto al periodo 1985-2010, +108% anche a Sant’Antonio Tortal e +107% a San Martino d’Alpago, dove sono scesi 1.328 millimetri di pioggia contro una media di 638. Ad Auronzo, l’aumento nel semestre rispetto alla media storica è di +104%. «Il 2014», precisa Renon, «sarà ricordato come l’anno che ha visto la maggior quantità di pioggia degli ultimi 29 anni».

I numeri di giugno. Se si guarda poi soltanto al mese di giugno, le precipitazioni totali sono state leggermente superiori alla norme, tranne in Agordino e in alcune zone delle Prealpi, dove sono da considerare normali. «Posto che giugno è stato statisticamente il mese più instabile e uno dei più piovosi dell’anno», precisa Renon, «va fatta notare l’elevata frequenza di giornate variabili o instabili: sono ben 25, con 14-16 giorni piovosi sulle Dolomiti e 12 sulle Prealpi. Il bilancio pluviometrico, da inizio anno, mostra esuberi medi del 100%, il che significa che è piovuto il doppio del normale».

La portata dei fiumi. Anormali anche le portate dei fiumi e dei torrenti della provincia di Belluno, con aumenti che vanno dall’80 al 150%.

L’andamento crescente delle portate dei fiumi viene registrato dall’ufficio idrologia dell’Arpa di Belluno soprattutto nel Piave, dove si parla di un +150% rispetto alla portata media; lo stesso dicasi per i torrenti Fiorentina e Boite. Sul Cordevole, invece, l’aumento della portata si attesta sull’80%, lo stesso valore del Padola.

Anche i deflussi superano la media mensile del 75% un po’ ovunque , con scarti variabili tra il + 50% del Cordevole e del Padola e il 70-80% del Boite e del Fiorentina, dove si registra il massimo storico. La portata media, soltanto in giugno, risulta almeno doppia rispetto allo stesso mese del 2012. Deflussi sostenuti anche nei bacini prealpini, come il torrente Sonna a Feltre, con valori sopra la norma del 26%, rilevati al 30 giugno. Dati che danno l’idea dell’eccezionalità del clima di questo 2014, ai quali, forse, dovremo abituarci.

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