In stazione a Belluno ostello, piazza e piste ciclabili

L’area è interessata da una serie di progetti che coinvolgono anche gli edifici vicini e di fronte a quello principale
BELLUNO. Da stazione a piazza. Da luogo di parcheggio delle corriere di Dolomitibus a spazio sociale, con ampie zone pedonali e percorsi definiti per auto, mezzi pubblici e pedoni. Un bar e un ristorante rinnovati e di qualità. Percorsi ciclabili a collegare la rete di mobilità sostenibile esistente in città. E un ostello per i turisti. L’area della stazione ferroviaria, crocevia di studenti, lavoratori, villeggianti che stanno finalmente scoprendo il capoluogo dolomitico, sta per essere trasformata. Sono numerosi i progetti che insistono sull’area alle porte del centro storico, di brevissimo, medio e lungo periodo. Con qualche sogno che, assicura il sindaco Massaro, non è poi così irrealizzabile.


La rigenerazione urbana, con Dolomitibus.
Quella della stazione di Belluno non si può considerare un’area degradata. Sono altre, nel Bel Paese, le situazioni critiche. Ma ciò non significa che non abbia bisogno di un intervento di riqualificazione. Ci ha pensato il Comune, che ha inserito l’idea nel piano di rigenerazione urbana, finanziato dallo Stato con 18 milioni di euro. Il partner privato di questo intervento è Dolomitibus, che investirà 200 mila euro, sui 610 mila previsti per i lavori. La stazione diventerà una piazza, le corriere parcheggeranno sopra l’area del park Metropolis e saranno meglio organizzati i percorsi per i mezzi pubblici e le auto private.


L’operazione, quindi, permetterà di valorizzare anche l’edificio della stazione, di grande pregio architettonico ma oggi nascosto dalle corriere. All’interno dello stabile si trasferirà anche la biglietteria di Dolomitibus, che liberà dunque i locali occupati sul lato opposto del piazzale, vicino alle scuole. E qui si inserisce il progetto a lungo termine.


Un corridoio fra il piazzale e via Cavour.
Gli stabili fra le scuole e il piazzale non hanno un elevato valore, dal punto di vista architettonico. «Sarebbe opportuno riqualificarli», ammette il sindaco Jacopo Massaro. Il Comune è proprietario di una parte di quel compendio immobiliare, se acquisisse la parte restante potrebbe decidere un intervento di recupero che si inserisca all’interno della rinnovata piazza. E potrebbe anche aprire un percorso pedonale, alberato, per collegare il piazzale con via Cavour, passando fra le scuole medie e il liceo. Progetto ambizioso? «Ma non irrealizzabile», assicura Massaro. «Lo Stato ha reso strutturali i fondi per la rigenerazione urbana, mettendo a disposizione 500 milioni di euro all’anno. Lavoreremo per inserire nuovi progetti nei bandi».


Un’occasione per il turismo.
Con un bar moderno e funzionale, dotato anche di uno spazio per la degustazione di vini, e un nuovo hamburger restaurant al posto di McDonald, il settore della ristorazione farà un deciso passo avanti nel contesto della stazione. L’intervento del Gruppo Cremonini si concluderà a metà febbraio. Ma nella stessa zona della stazione ci sono altri spazi da riqualificare e il Comune ha le idee chiare su cosa fare.


Al posto della tettoia sotto la quale ci sono i campi di bocce si pensa di realizzare uno spazio coperto per le biciclette. Con la prospettiva anche di avviare un progetto legato alle e-bike. L’edificio dismesso che si affaccia sull’area Metropolis e sul binario 1, invece, diventerà il nuovo ostello della città. C’è una trattativa in corso fra Comune e Rfi, proprietaria delle aree, per una cessione degli immobili. Il progetto è di medio termine, ma il Comune l’ha messo in agenda.


Tutti in bici.
Il tratto fra via Feltre e il sovrappasso di Marisiga è già finanziato, ma il Comune pensa anche ad una ciclabile alternativa. «Se si libereranno spazi nell’area della stazione, perché non pensare di realizzarne un tratto in quella zona, collegandola a viale Europa?», suggerisce Massaro. E, da qui, a tutta la zona di Mussoi (anche qui c’è un progetto che riguarda il tratto via La Vignetta - via Col di Lana). Così la rete ciclabile bellunese diventerebbe più ricca, e potrebbe essere sfruttata seriamente per fini turistici. Work in progress.




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