In un cimitero polacco diciotto dispersi bellunesi
BELLUNO. Giuseppe, 35 anni de La Valle Agordina. Luigi, 19 anni di Sedico. L’elenco arriva fino ad Antonio, 20 anni di Feltre. In tutto sono 18 i soldati bellunesi più o meno giovani morti sul finire della Prima guerra mondiale in Polonia e dati per dispersi perché mai tornati a casa. A trovarli, assieme ad altre centinaia di giovanissimi combattenti deceduti sul campo o in prigionia, è stato Mario Turis, un uomo di Sassari che, trovandosi a Breslavia a far visita ai parenti della moglie, ha scoperto il cimitero di caduti italiani. Ha incrociato i dati ed è riuscito a rintracciare (grazie soprattutto a Facebook) una sessantina di famiglie, quasi tutte ignare della fine dei loro lontani (ma non troppo) parenti.
Il primo a essere stato informato del ritrovamento dello suo zio paterno è stato Camillo Garlet: a lui fu dato lo stesso nome dell'alpino morto in prigionia per malattia a 21 anni. Accanto a lui, a Breslavia, sono sepolti: Giuseppe Andriollo, soldato del 74° Reggimento Fanteria nato a La Valle Agordina il 4 ottobre 1882 e morto il 26 febbraio 1918; Luigi Barp dell’8° Reggimento Alpini, nato il 24 febbraio 1881 a Sedico e deceduto il 17 gennaio 1918; Gelindo Bianchet del 280° Fanteria, nato il 10 giugno 1898 a Limana e deceduto il 28 marzo 1918; Antonio Curto dell’8°, nato il 09 aprile 1883 Quero e deceduto il 26 dicembre 1917; Giovanni D'Incau dell’8°, nato il 26 luglio 1885 a Sovramonte e deceduto il 6 luglio 1918; Vittore Dal Castel del 2° Artiglieria da Montagna, nato il 29 ottobre 1898 a Feltre e deceduto il 2 agosto 1918 in prigionia per malattia; Luigi De Bona del 74° Fanteria, nato il 22 luglio 1894 a Belluno e deceduto il 07 agosto 1918; Antonio Gnech del 74° Fanteria, nato il 29 gennaio 1883 a Rivamonte Agordino e morto il 15 novembre 1918; Giuseppe Antonio Mogol del 7° Alpini nato il 6 dicembre 1891 Farra d' Alpago e deceduto il 27 gennaio 1918 in prigionia per malattia; Celestino Piaia del 4° Genio, nato il 17 ottobre 1884 a San Tomaso Agordino e morto il 26 marzo 1918 in prigionia per malattia. E ancora Giacomo Pontin, soldato del 6° Alpini nato il 6 dicembre 1885 a Feltre e deceduto il 16 ottobre 1917 in prigionia per malattia; Carlo Radamondo del 7° Alpini nato il 16 settembre 1893 a Sedico e deceduto il 10 gennaio 1918; Vittore Rech dell’8° Alpini nato il 31 luglio 1885 a Seren del Grappa e deceduto il 10 aprile 1918; Giacinto Scagnet del 7° Alpini, nato il 07.07.1897 a Belluno e deceduto il 17.10.1918; Pietro Sorarrù, sergente del 118° Fanteria nato il 5 marzo 1892 e deceduto il 20 gennaio 1918; Luigi Zannier dell’8° Alpini, nato il 7 gennaio 1883 a Clauzetto e deceduto il 9 febbraio 1918; infine Antonio Zannin del 1° Alpini, nato il 24 agosto 1897 a Feltre e morto il 15 giugno 1918 in prigionia per malattia.
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