In Val di Zoldo nessuna traccia di Carla Fredducci

Anche ieri una trentina tra volontari e forze dell’ordine ha perlustrato il Bosconero. Sorvoli anche con l’elicottero

VAL DI ZOLDO. L’hanno cercata in ogni anfratto, nella vasta zona del Bosconero ma di Carla Fredducci non è saltato fuori nulla.

La turista toscana di 58 anni scomparsa nello Zoldano il 14 agosto dell’anno scorso, sembra essersi dissolta.

Anche la battuta di ieri, su imput della prefettura che ha rilanciato una richiesta del Commissario persone scomparse, non ha dato l’esito sperato.

Alle 7 di ieri si sono ritrovati a Pontesei i carabinieri forestali con il proprio elicottero, la Finanza con il Sagf di Auronzo e Cortina con due unità cinofile, la polizia di stato di Moena con un’unità cinofila, la polizia provinciale, i vigili del fuoco e il soccorso alpino con il centro mobile operativo come base.

Una trentina di persone, coordinate sul posto, che si sono mosse sulle aree meno battute durante le ricerche dello scorso anno. Valutando infatti tutti i tracciati delle perlustrazioni registrati lo scorso agosto, sono state evidenziate alcune zone meno perlustrate su cui si sono concentrate le squadre che sono state elitrasportate in quota.

«Abbiamo battuto l’area limitrofa al rifugio Bosconero» sottolinea Alessandro Barattin, capo bellunese del Cnsas.

«Abbiamo cercato sulle aree meno ispezionate durante le giornate di ricerca dell’anno scorso. In particolare verso nord ovest e sud est, le due parti opposte al rifugio. Ma gli esiti sono stati negativi perché l’area è talmente grande che è difficilissimo individuare qualcosa. Ci sono state anche alcune rotazioni con l’elicottero, la zona è stata scandagliata tutta ma con esito negativo».

«È stata sorvolata la vallata con delle rotazioni dell’elicottero» spiega il comandante del 14° nucleo elicotteri dei carabinieri Luca Dalla Gasperina. «Prima abbiamo portato in quota le squadre che hanno fatto ricerche a piedi, ma senza esito».

«Le ricerche sono iniziate nella zona dove furono trovate delle tracce di sangue, che poi si rivelarono non appartenere alla turista scomparsa» aggiunge il comandante provinciale dei carabinieri Giorgio Sulpizi.

Carla Fredducci quel 14 agosto del 2017 si trovava nella zona del Bosconero quando ebbe un imprevisto: lei stessa contattò il 118 dicendo di essersi ferita a un braccio e di trovarsi nelle vicinanze del Rifugio Bosconero. La turista era una buona camminatrice ed era di casa sui monti zoldani: dopo quella chiamata di soccorso, però, solo il silenzio. Fu cercata a lungo, setacciando ripetutamente tutto il versante che scende da Forcella Tovanella, dove la 58enne di Sesto Fiorentino era diretta quel mattino e da dove doveva rientrare, segnalata anche da una cella telefonica agganciata dal suo cellulare. «All’epoca» chiude Barattin «oltre alle giornate di ricerche istituzionali, ne sono state fatte altre dal Csnas anche come esercitazione per scandagliare la zona, veramente uno sforzo impressionante. Ma finora nulla».

Cristina Contento



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