In Valbelluna è caccia all’auto sospetta, anche dal cielo
BELLUNO. Pattuglie, auto civetta e anche l’elicottero. Non si fermano le ricerche della Seat Leon nera con targa tedesca fuggita a un controllo dei carabinieri la scorsa settimana nel territorio della Valbelluna. Ieri i militari della compagnia di Feltre, coordinati dal capitano Angelo La Chimia, hanno effettuato un nuovo controllo sul territorio per cercare di rintracciare l’auto sospetta, con targa tedesca provvisoria, che da qualche settimana si aggira fra i comuni di Limana, Trichiana e Mel, e che è collegata ad alcuni furti in abitazione nella zona.
La scorsa settimana i militari l’avevano inseguita, dopo che la stessa non si era fermata all’alt, ma per non mettere in pericolo gli altri utenti della strada avevano desistito. La macchina era stata notata e segnalata dai cittadini della sinistra Piave vicina ad abitazioni dove sono stati compiuti dei furti. I primi avvistamenti risalgono ai primi giorni di maggio.
Mercoledì scorso, nel primo pomeriggio, la centrale operativa dei carabinieri di Feltre aveva ricevuto un’altra segnalazione. La chiamata arrivava da Trichiana. Subito erano state fatte convergere su Trichiana quattro pattuglie di varie stazioni e del nucleo radiomobile di Feltre, per “saturare” l’area e cercare di bloccare le vie di fuga. La Leon era stata intercettata e raggiunta in località Tassei dai militari della stazione di Trichiana, ma non appena l’auto di pattuglia aveva tentato di bloccarla, la Seat era scappata a tutta velocità.
I carabinieri si erano lanciati all’inseguimento ma la Leon era fuggita non lesinando manovre spericolate per seminare i militari. Il rischio per gli altri automobilisti era elevato, e così i carabinieri avevano desistito dall’inseguimento. L’incontro ravvicinato aveva comunque permesso ai militari di raccogliere elementi utili per arrivare ad identificare le persone a bordo della Leon, che si era allontanata lungo la Sp1.
Il fatto che l’auto non si fosse fermata all’alt, la scorsa settimana, fa supporre ai carabinieri che gli occupanti abbiano qualcosa da nascondere, e per questo ieri è stato disposto un altro servizio di ricerca sul territorio, coordinato dalla compagnia di Feltre. Le strade della sinistra Piave sono state perlustrate da più pattuglie, anche in borghese con auto civetta, mentre dal cielo monitorava il territorio un equipaggio del 14° nucleo elicotteri di Belluno. Negli ultimi giorni sono arrivate alcune segnalazioni, ma la macchina è molto comune e pare che nessuna di queste sia attendibile.
In ogni caso l’obiettivo dei carabinieri è di individuarla nel più breve tempo possibile: le ricerche proseguiranno anche nei prossimi giorni, se sarà possibile anche utilizzando il supporto dell’elicottero. Non si esclude nemmeno che la macchina possa essere stata abbandonata.
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